Sicilia, M5S: “Spariti gli stipendi dei dipendenti di parchi e riserve”

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Personale dei Parchi e gestori delle riserve in Sicilia: la commissione Bilancio boccia le risorse integrative da 5,6 mln € previste negli emendamenti aggiuntivi al collegato. Di Paola: “Intanto ci sono altre norme chiaramente create ad hoc per favorire alcuni Comuni”

“Rischiano di saltare gli stipendi dei dipendenti dei parchi siciliani e le risorse previste per i gestori delle riserve naturali, un fatto molto grave”: lo dice Nuccio Di Paola, deputato regionale del Movimento 5 Stelle e componente della commissione Ambiente all’Ars.

Il disegno di legge nel quale confluiscono gli emendamenti aggiuntivi al collegato alla finanziaria – spiega Di Paola – di competenza della commissione Ambiente, territorio e mobilità, ha registrato in commissione Bilancio il parere contrario a due articoli, il 40 e il 41, che prevedevano stanziamenti di 1,2 e di 4,4 milioni di euro destinati agli stipendi del personale degli enti parco e agli enti gestori delle riserve naturali. Al di là di ogni tecnicismo, vuol dire che 5,6 mln € di risorse per i dipendenti non ci sono e lo abbiamo appreso in commissione Ambiente. Una scelta riconducibile alla maggioranza e quindi al governo Musumeci, che certamente non può nascondersi, ma dovrà dare spiegazioni su quel che è successo”.

“E cosa si è scelto invece di finanziare?”, si chiede Di Paola. “Nello stesso ddl, troviamo l’art. 18 che prevede contributi di 400.000 € per la ‘promozione turistica destinati ai comuni della fascia costiera meridionale con popolazione compresa tra 30.000 e 42.000 abitanti nei quali insistono strutture portuali in cui non siano già attivi servizi di collegamento marittimo’. A quali comuni ci si riferisce? Non ci vuole molto per pensare che sia una norma creata ad hoc per favorire qualche città in particolare, un abito cucito su misura per aiutare qualcuno a scapito di altri, come al solito”, dice Di Paola.

“Inoltre – prosegue il deputato M5S – l’art. 21 prevede un fondo di 2 mln € di sostegno per l’acquisto di biglietti aerei: una specie di continuità territoriale, in favore di studenti e lavoratori, ma sembra solo una norma propagandistica, in quanto i rimborsi previsti sono veramente irrisori”.

“Perché il funzionamento dei parchi viene così tanto messo a rischio? Sono enti che fanno da sentinella sul territorio, ma probabilmente il governo non ha tra le sue priorità le politiche ambientali, altrimenti la sua maggioranza non avrebbe sottratto, come sta avvenendo fino a questo momento, ben 5,6 mln € di risorse”.

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