Messina, ecco la road map del PD: dito puntato contro De Luca

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PD Messina: “a distanza di un anno dalle elezioni il giudizio su De Luca e sull’operato della sua Giunta non può che essere negativo”

Si è tenuta lunedì 15 luglio, a partire dalle ore 18,30 e fino alle 21,30, nella sede del pd di Messina, una importante direzione provinciale del partito. In una sala gremita, alla presenza di tanti iscritti, consiglieri comunali e della deputazione. La seduta con diversi punti all’ordine del giorno è stata presieduta dal presidente del consiglio comunale di Messina, Claudio Cardile stante l’assenza del Presidente della direzione Mario Bolognari, impegnato quale sindaco di Taormina in attività istituzionali non differibili. È stata approvata con 49 voti favorevoli e 4 contrari la relazione del segretario Paolo Starvaggi, articolata su diversi punti, importanti e qualificanti, che sono stati posti quali coordinate attraverso cui avviare una nuova fase di riorganizzazione e rilancio del partito.

“Basta litigare sul passato”

Starvaggi ha trasfuso nella propria relazione alcune indicazioni contenute nella relazione del Segretario Nazionale Nicola Zingaretti all’assemblea del 13.07.2019 ed in particolare, si legge nella relazione: “Ora dobbiamo costruire il futuro, basta litigare sul passato. Al Pd serve una vera e propria rivoluzione, altrimenti non ce la facciamo. Dobbiamo costruire un campo largo, plurale, di persone consapevoli. Un partito nuovo. “No” ad un partito del Leader ma di un segretario che coordina quanti vogliono lavorare per il bene del partito e del paese. “Basta con l’arcipelago dove si esercita il potere, con un regime correntizio che soffoca tutto. C’è ancora un patrimonio di militanti prezioso. “Usiamo la ricchezza del pluralismo interno per confrontarci sul futuro e non più per litigare sul passato”. Solo così sarà possibile “guardare in faccia questa destra pericolosa“.

Attivati i circoli territoriali

Il Segretario Starvaggi ha evidenziato nella relazione che una prima occasione di lavoro nell’unità e come comunità, può essere colta dal partito procedendo alla elaborazione di un documento del PD di Messina da trasmettere al responsabile per il Mezzogiorno del partito, Nicola Oddati, che, nei prossimi giorni manderà una prima bozza di un Piano per il Sud che vuole definire insieme a tutti i parlamentari ed alle federazioni meridionali. Inoltre Nicola Oddati, che il segretario Starvaggi ha incontrato nei giorni scorso in una riunione a Roma, ha già dato la disponibilità ad essere presente in una Festa dell’Unità a Messina e per incontri con i Circoli. Con l’approvazione della relazione si sono resi operativi i circoli territoriali, che, temporaneamente saranno articolati in 4 ambiti territoriali (Città, Area Ionica, Tirrenica e Nebrodi) ed a settembre, dopo un confronto interno, avranno un assetto definitivo, sulla base dell’ipotesi, sottoposta alla direzione, di ripartizione del territorio provinciale in 9 aree, come da schede allegate alla relazione. Quanto alla Festa dell’Unità, nel prossimo esecutivo sarà deciso come supportare i circoli nelle loro iniziative e se provare ad organizzare una Festa dell’Unità a Messina città o più feste nei territori, prevedendo dei contributi da parte del partito.

Il PD di Messina rivendica il ruolo di forza di opposizione

Finalmente la Direzione ha affrontato la questione della linea politica nella città di Messina e rispetto al Sindaco De Luca ed al Consiglio Comunale. Sul punto ha evidenziato Starvaggi ci sono state diverse occasioni di confronto ed una riunione fatta qualche giorno fa tra dirigenti, deputati e consiglieri comunali, presente anche il candidato a Sindaco, prof. Antonio Saitta. Si è pensato di sottoporre alla direzione un documento da valere quale atto di indirizzo del partito, allegato alla relazione e facente parte integrante, in cui si rivendica il ruolo del Pd di forza di opposizione, seppur costruttiva e non preconcetta, nei confronti dell’Amministrazione De Luca, impegnando entrambi i gruppi consiliari (PD e LiberaMe) a seguire tale linea politica.

Dito puntato contro De Luca

Nel documento approvato dalla Direzione si è evidenziato: “che, nonostante, la disponibilità dimostrata dal Consiglio comunale, in particolar modo sugli atti relativi il Salva Messina, De Luca ha tenuto un profilo politico ed amministrativo non all’altezza delle necessità e dei problemi dell’Istituzione di cui è a capo; – che a distanza di un anno dalle elezioni amministrative del 2018 il giudizio su De Luca e sull’operato della sua Giunta non può che essere negativo; – che le condizioni generali della città sono incontestabilmente peggiorate ed i servizi offerti a cittadini in ogni settore sono scesi notevolmente di livello; – che, parimenti, quale Sindaco della città Metropolitana, De Luca ha inesorabilmente fallito, inscenando in questi mesi solo inutili teatrini (come la consegna della fascia blu al Prefetto) o eclatanti gesti di protesta (come la chiusura delle scuole o della Città Metropolitana stessa) che non sono serviti, però, a risolvere i problemi di tale istituzione; – che, nel corso di questi mesi, sono stati ripetuti gli attacchi personali e gli insulti pubblicamente rivolti da De Luca nei confronti del Partito Democratico e di alcuni suoi dirigenti; – che contrariamente a quanto sostenuto durante la campagna elettorale, nel corso della quale De Luca si è presentato alla città come uomo nuovo contro il sistema tradizione dei partiti tradizionali dei vari schieramenti politici, in realtà, ha rimarcato la sua appartenenza al centrodestra, anche attraverso la candidatura del proprio Assessore Dafne Musolino tra le file di Forza Italia; – che aver apertamente schierato la propria Giunta nel campo del centrodestra rappresenta una linea di demarcazione che non lascia alcun margine di disponibilità politica”.

Depositato il regolamento per il Congresso cittadino

Altra questione tratta dalla Direzione è stata quella della segreteria cittadina, ed è stato depositato il regolamento per il Congresso cittadino, da celebrare entro il mese di settembre ovvero ottobre, in base alla tempistica con cui perverranno le indicazioni della segreteria nazionale riguardo al nuovo tesseramento. Senza che venga sciolto il nodo dell’anagrafe da utilizzare per il congresso cittadino non si può procedere a tale importante adempimento. Da subito però sarà ripreso il confronto per trovare una soluzione unitaria anche prima delle ferie e, ove ciò non avvenisse, nelle more del congresso post ferie si potrebbe nominare, per come si procederà a nominare i coordinamenti territoriali, un coordinamento cittadino, che si possa occupare della Città e del congresso cittadino.

Nominato il Comitato di Tesoreria

Quindi si è passato alla presentazione del Bilancio, che è stato approvato e subito dopo è stato nominato dalla Direzione il Comitato di Tesoreria, composto da Davide Siracusano, Mario Mignano, Giuseppe Aricò ed Eleonora Maffei. Infine il Segretario ha nominato e presentato alla Direzione il nuovo esecutivo, che risulta così composto: Patrizio Marino (Vice Segretario), Teodoro Lamonica (coordinatore esecutivo), Piero Corona (organizzazione), Ciccio Barbalace (Circoli), Maria Teresa Parisi (Manifestazioni ed eventi – Cultura), Paolo Pino (Legalità, Immigrazione e Sicurezza); Mario Pizzino (Infrastrutture e Rapporti ordini professionali), Alberto D’Angelo (Sanità), Massimo Simeone (Rapporti con Associazioni); Giovanni Mangano (Attività produttive e sviluppo economico), Davide Bongiovanni (Enti Locali), Giovanni dell’Acqua (Scuola), Fabio Orlando (Programmazione territoriale partecipata ed economia verde); Salvo Presti (Beni Culturali e Turismo), Carmelo Popolo (Professioni sanitarie e disabilità), Simona Caudo (Università, ricerca ed innovazione), Vincenzo Signoriello (Politiche giovanili).

Nuovi membri nell’esecutivo entro ottobre

Il Segretario Starvaggi ha definito il nuovo esecutivo come uno strumento di lavoro un po’ più snello di quello precedente, nel quale ha tenuto conto delle disponibilità e possibilità di ciascuno di condividere ed essere presenti alle riunioni settimanali, che si terranno oltre che nella sede anche nei circoli territoriali, ed a portare avanti, autonomamente, iniziative riguardanti la delega. Inoltre Starvaggi ha precisato che tale esecutivo sarà completato con l’inserimento di altri componenti entro il prossimo mese di ottobre e terrà conto dell’assetto del partito cittadino per come verrà fuori dal relativo congresso. In tal modo è rimasta aperta la possibilità di un coinvolgimento anche di quelle sensibilità del partito che hanno manifestato qualche perplessità e che avevano proposto di rinviare la nomina dell’esecutivo all’esito di un ulteriore approfondimento del quadro politico anche nell’attesa delle decisioni del partito nazionale sulle sorti della Segreteria regionale e sul tesseramento. A conclusione dei lavori è stato anche annunciato che entro il mese di settembre si avrà la costituzione dei Dipartimenti e la nomina dei responsabili, con possibilità di aprire il partito anche ai non iscritti che, per Statuto, possono fare parte dei Dipartimenti tematici.

La mozione

Il 15 luglio 2019, in seno alla Direzione Provinciale del Partito Democratico di Messina,
Premesso:

– che, nonostante, la disponibilità dimostrata dal Consiglio comunale, in particolar modo sugli atti relativi il Salva Messina, De Luca ha tenuto un profilo politico ed amministrativo non all’altezza delle necessità e dei problemi dell’Istituzione di cui è a capo;
– che a distanza di un anno dalle elezioni amministrative del 2018 il giudizio su De Luca e sull’operato della sua Giunta non può che essere negativo;
– che le condizioni generali della città sono incontestabilmente peggiorate ed i servizi offerti a cittadini in ogni settore sono scesi notevolmente di livello;
– che la città è più sporca, il servizio di trasporto pubblico urbano è evidentemente meno efficiente rispetto al recente passato, le casse del Comune sono tutt’altro che risanate ed il piano di riequilibrio varato è ancora in un limbo, il numero di partecipate è aumentato, così come il numero dei consigli di amministrazione delle stesse e dei posti di sottogoverno;
– che, parimenti, quale Sindaco della città Metropolitana, De Luca ha inesorabilmente fallito, inscenando in questi mesi solo inutili teatrini (come la consegna della fascia blu al Prefetto) o eclatanti gesti di protesta (come la chiusura delle scuole o della Città Metropolitana stessa) che non sono serviti, però, a risolvere i problemi di tale istituzione;
– che è sempre più evidente il calo di appeal politico da parte di De Luca nei confronti dei cittadini messinesi, ormai stufi degli insulti, degli atteggiamenti provocatori, dei comportamenti sopra le righe, delle promesse da marinaio, delle continue minacce di dimissioni, ossia della condotta alla quale non seguono mai azioni amministrative concrete e risolutive dei problemi della città;
– che, nel corso di questi mesi, sono stati ripetuti gli attacchi personali e gli insulti pubblicamente rivolti da De Luca nei confronti del Partito Democratico e di alcuni suoi dirigenti;
– che contrariamente a quanto sostenuto durante la campagna elettorale, nel corso della quale De Luca si è presentato alla città come uomo nuovo contro il sistema tradizione dei partiti tradizionali dei vari schieramenti politici, in realtà, il Sindaco ha rimarcato la sua appartenenza al centrodestra;
– che, infatti, alle recenti elezioni europee il Sindaco De Luca ha promosso e sostenuto, attraverso un impegno elettorale ed economico diretto, la candidatura del proprio Assessore Dafne Musolino tra le file di Forza Italia;
– che, quindi, con tale scelta elettorale ha inconfutabilmente ribadito la propria appartenenza organica al centrodestra, schieramento del quale il PD è storico antagonista e continuerà ad essere avversario politico;
– che aver apertamente schierato la propria Giunta nel campo del centrodestra rappresenta una linea di demarcazione che non lascia alcun margine di disponibilità politica;
– che, ciononostante, la città di Messina vive oggi una condizione di isolamento politico senza precedenti rispetto al Governo nazionale;
– che, nonostante, i rapporti tra De Luca ed il Governo regionale la città è ancora in attesa dei fondi e delle azioni politiche promesse per risolvere problemi storici, come ad esempio il risanamento o la riqualificazione della zona falcata;

Sulla scorta delle superiori premesse e considerazioni, il Partito Democratico di Messina

1) rivendica il proprio ruolo di forza di opposizione, seppur costruttiva e non preconcetta, nei confronti dell’Amministrazione De Luca, impegnando entrambi i gruppi consiliari (PD-LiberaMe) presenti in Consiglio comunale a seguire tale linea di condotta politica;
2) si impegna a continuare il percorso, già avviato nelle ultime elezioni amministrative del 2018 anche a livello programmatico, di costruzione di una coalizione di centrosinistra, aperta alla società civile, che possa rappresentare un’alternativa politicamente credibile ed offrire alla città di Messina e alla Città Metropolitana una prospettiva di sviluppo oggi neanche minimamente immaginabile a causa dell’incapacità di De Luca di rappresentare in modo adeguato tali istituzioni;
3) ribadisce la propria posizione di ferma opposizione nei confronti dei Governi Conte e Musumeci, quale alternativa politica agli stessi ed a tutte le forze partitiche, nonché ai singoli che ne sostengono l’operato politico ed amministrativo;
4) rinnova il proprio impegno per la promozione e la difesa dei diritti di tutti i cittadini, in particolar modo delle classi sociali meno abbienti e degli “ultimi”, promuovendo in ogni sede in cui opera iniziative politiche volte al perseguimento dei detti fini, nonché alla salvaguardia dei principi democratici, di uguaglianza, di inclusione e di giustizia sociale.

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