Palagiustizia Messina, vertice al Ministero. Siracusano (FI): “Necessaria una valutazione dei costi-benefici, per comparare i progetti della Caserma Scagliosi e Fosso La Farina”

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Siracusano: “Messina ha bisogno di una struttura idonea, nel più breve tempo possibile. Situazione tragica di gran parte degli uffici giudiziari”

Si è concluso stamane, presso la Sala Livatino del Ministero della Giustizia, l’incontro concernente l’attuale situazione del Palagiustizia di Messina. Alla presenza del sottosegretario alla Giustizia, on. Jacopo Morrone, del sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo, del sindaco di Messina De Luca, del vicesindaco Salvatore Mondello, del procuratore della Repubblica, dr. Vincenzo Barbaro , del presidente della Corte d’Appello di Messina dr Michele Galluccio, del prefetto di Messina, Maria Carmela Librizzi, del direttore dell’agenzia del Demanio Massimo Gambardella, del presidente dell’ordine degli avvocati di Messina Domenico Santoro, del presidente AIGA Alberto Vermiglio e di alcuni rappresentanti della deputazione messinese, si è fatto il punto su un problema che necessita una risoluzione in tempi celeri.

“In virtù dei dati forniti dal direttore dell’Agenzia del demanio e da quello che poi è emerso alla fine della riunione, appare evidente la necessità di rivalutare la proposta del progetto ‘Fosso La Farina’ presentato dall’amministrazione comunale, che all’inizio della riunione era stata ritirata dal Sindaco, per evitare che fosse concepita come generatore di ulteriori ritardi al cronoprogramma. Ho inoltre chiesto di effettuare una nuova valutazione dei costi-benefici, in modo da comparare le due proposte. È chiaro che le cifre previste non sono quelle finora stimate, e che il costo della ristrutturazione dell’ospedale militare in cui dovrebbe sorgere il Tribunale messinese, risulterebbe addirittura maggiore rispetto ai costi del progetto di Fosso la Farina, oltre alla lunghezza dei tempi di realizzazione”. A riferirlo è la deputata di Forza Italia alla Camera, Matilde Siracusano, presente all’incontro odierno.

“Nella valutazione di merito istituzionale – conclude la parlamentare – ciò che abbiamo fatto presente è la concreta necessità di dotare la città di una struttura idonea, nel più breve tempo possibile, data la situazione tragica in cui versano gran parte degli uffici giudiziari di Messina”.

Bucalo (FdI): “siamo all’anno zero e non si vede luce in fondo al tunnel”

“Ho partecipato questa mattina presso il ministero di Grazia e Giustizia alla riunione per sbloccare l’iter del nuovo Palazzo di Giustizia di Messina. Stiamo, purtroppo, parlando di un iter che ha avuto inizio ben 30 anni fa, ma che le solite lungaggini burocratiche italiane, hanno rallentato o bloccato, quindi nulla è stato risolto. Ho notato che c’è poca chiarezza se è vero, per come è emerso, che ad oggi non è stato rispettato alcun cronoprogramma. E’ assurdo, ed ha ragione il sindaco De Luca, che per realizzare la soluzione prevista dal protocollo di intesa del 9 febbraio 2017 (ristrutturazioni di alcuni locali), servono circa 40 milioni di euro ed almeno dieci anni di tempo. Quindi, siamo all’anno zero e purtroppo non si vede luce in fondo al tunnel. Ma Messina non può più attendere, ha bisogno di risposte concrete, la struttura è d’importanza strategica. Il tavolo tecnico che si svolgerà nel mese di settembre, spero serva veramente dissipare tutti i dubbi e a fornirci soluzioni definitive”- è quanto ha dichiarato l’onorevole messinese di Fratelli d’Italia Ella Bucalo a margine della riunione al Ministero.

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