Messina Servizi, bufera su Iacomelli. De Luca chiede risarcimento milionario all’ex dg

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L’ira di De Luca su Iacomelli: sindaco chiede risarcimento per 5 milioni all’ex dg di Messina Servizi

L’ira del sindaco De Luca sull’ex dg di Messina Servizi Aldo Iacomelli. Con un lungo post appena pubblicato su fb, il primo cittadino racconta quanto ha scoperto oggi durante durante l’incontro con i legali per predisporre la documentazione da consegnare all’ex dg, in ottemperanza alla sentenza del TAR. Il sindaco annuncia una richiesta di risarcimento milionaria e racconta che l’ex dg avrebbe ricoperto un secondo incaricato parallelo a quello di direttore generale.

Ecco i dettagli raccontati da De Luca

Questa mattina sono stato informato che il TAR Sicilia, sez. di Catania, ha accolto parzialmente la richiesta dell’ex DG della Messinaservizi Aldo Iacomelli dichiarando che lo stesso ha diritto di avere accesso agli atti che l’Assemblea dei Soci aveva citato nella seduta del 3 dicembre 2018. Si tratta di atti di indagine di P.G. che avevo disposto per fare luce sulla crisi dei rifiuti che si è verificata nel mese di novembre 2018 e che ho provveduto a trasmettere alla Procura della Repubblica con un Esposto nel quale ho denunciato i fatti di cui sono venuto a conoscenza e per i quali ho chiesto che venisse avviata una apposita indagine.

Proprio in considerazione della natura di atti di indagine, ho ritenuto di non essere tenuto a consegnare i detti atti all’ex DG Iacomelli, interpretando in assoluta buona fede il rispetto del segreto istruttorio al quale, nella mia veste di Sindaco e pubblico ufficiale, sono tenuto.

La sentenza del TAR, invece, ha riconosciuto che l’ex DG aveva diritto a prendere visione di tali atti, per cui, fedele al principio secondo il quale le sentenza si rispettano e si eseguono, comunico fin da ora che gli atti sono a disposizione dell’Ing. Iacomelli che potrà fare richiesto di accesso nei prossimi trenta giorni (termine stabilito dallo stesso Tribunale amministrativo).

Non sarà l’accesso agli atti di indagine, però, a modificare la sostanza della vicenda in esame, anzi da tale accesso appariranno ancora più chiaramente le gravi responsabilità dell’ex D.G. nella crisi dei rifiuti, causata dall’inadempimento dello stesso ai suoi doveri contrattuali. Tra questi inadempimenti mi preme mettere in evidenza soprattutto la negligenza del Direttore Generale per non avere dotato la Messina Servizi dei contratti di manutenzione necessari per la riparazione dei mezzi utilizzati per la raccolta con conseguente blocco di quasi tutti i mezzi nel novembre 2018, e la mancata individuazione degli obiettivi strategici per la gestione del servizio, consistente nella mancata approvazione del Piano Industriale.

A causa della condotta negligente del D.G. Messina si è trovata a vivere, nel mese di novembre 2018, una situazione di vera e propria crisi dei rifiuti e per uscirne il D.G. si è limitato a noleggiare altri mezzi, pagando i relativi costi, per sopperire alla assoluta mancanza di una ordinaria attività di programmazione!

Mi sono sempre chiesto quali fossero le ragioni che hanno impedito a Iacomelli di eseguire il suo lavoro, considerato che lui stesso dichiarava di lavorare tutto il giorno, dal primo mattina fino a tarda sera.

Ho invece scoperto che Iacomelli, che aveva un contratto da dirigente per il quale la MessinaServizi si impegnava a pagargli un compenso di € 188.000,00 lordi all’anno, impiegava gran parte del suo tempo per svolgere un’altra attività.

In data 10/5/2018 l’ing. Iacomelli chiedeva ed otteneva dal precedente Amministratore Unico Beniamino Ginatempo, l’autorizzazione a svolgere attività autonomo da libero professionista da prestare “solo ed esclusivamente fuori dall’orario di lavoro prestato come Direttore Generale alla MessinaServizi Bene Comune s.p.a.” e in data 11/5/2018 (il giorno dopo!) Iacomelli sottoscriveva un contratto di collaborazione con la SOGESID S.p.A. avente ad oggetto il supporto tecnico-specialistico nell’attuazione della Linea Intervento 4 “Sviluppo e diffusione di procedure per il contenimento delle emissioni in atmosfera derivanti dalla combustione di biomassa ad uso civile”.

Per svolgere questo incarico, Iacomelli ha dichiarato di avere lavorato per la SOGESID S.p.A. circa 18 giorni al mese, emettendo fatture, regolarmente pagate dalla predetta società, di € 3.700,00 oltre IVA ogni mese. E contestualmente, negli stessi giorni, lavorava anche per la MessinaServizi percependo il relativo compenso, che dunque si sommava a quello erogato dalla SOGESID! 
Dunque ogni mese Iacomelli percepiva € 7.411,60 lorde da MessinaServizi Bene Comune ed € 3.700,00 da SOGESID S.p.A., lavorando evidentemente in contemporanea per entrambe le società!

Ecco spiegata una delle ragioni dei ritardi, delle dimenticanze, delle omissioni del DG, troppo occupato a lavorare per la SOGESID SpA mentre si trovava nei locali aziendali della MessinaServizi per ricordarsi di indire le gare per reperire i mezzi necessari alla raccolta e per acquistare le attrezzature necessarie (mastelli, carrellati, etc.), ma sempre pronto a scaricare ogni responsabilità sugli altri, lamentando di non avere aiuto e contributo dal CdA e dagli altri dipendenti che invece, diversamente da lui, lavoravano solo per l’Azienda!

Preciso che Iacomelli non mi ha mai informato di avere in corso un simile contratto con la SOGESID e, se lo avesse fatto, posso assicurare che gli avrei chiesto di scegliere tra MessinaServizi e il rapporto di consulenza con l’altra società, perché distogliere ogni mese 18 giorni di lavoro dai gravosi e delicati compiti che un Direttore Generale deve portare a compimento, soprattutto per una città che in quel momento si trovava in grave ritardo con la raccolta differenziata, lo avrei considerato come una espressione di approssimazione e di poca serietà nello svolgimento degli incarichi! Sarà per questa ragione che Iacomelli si è sempre ben guardato dal rivelare l’esistenza di tale rapporto di collaborazione!

Del resto l’autorizzazione che gli aveva rilasciato il precedente Amministratore Unico Ginatempo non riguardava espressamente un tale e gravoso incarico, ma faceva genericamente riferimento ad un’attività di lavoro autonomo da libero professionista, da prestare “solo ed esclusivamente fuori dall’orario di lavoro prestato come Direttore Generale alla MessinaServizi Bene Comune s.p.a.”

Per cui, oltre ai danni già patiti come città, che nel mese di novembre si è vista sommergere da una presenza massiva di rifiuti a causa dell’assenza di attività di gestione da parte del D.G., chiederò al Tribunale di riconoscere anche i danni patiti a livello di immagine per avere offerto, nostro malgrado, l’immagine di una città sporca e invasa da discariche disseminate su ogni strada.

Inoltre presenterò una integrazione all’esposto, già presentato in procura in data 5/12/2018 dove ho documentato tutte le inefficienze, negligenze e carenze che hanno causato il blocco dei mezzi e la conseguente crisi dei rifiuti, con la quale chiederò all’Autorità Giudiziaria di valutare se l’ex D.G. non abbia causato anche un danno erariale al Comune di Messina, sottraendo e distogliendo gran parte del suo tempo alla sua occupazione presso la MessinaServizi per svolgere un altro incarico per il quale non aveva alcuna espressa autorizzazione.

Non posso tacere di evidenziare che il ritardo che l’ex DG ha causato nella predisposizione di tutti gli atti gestionali necessari per avviare il vero servizio di Raccolta Differenziata ha costretto il CdA della MessinaServizi a lavorare a ritmi sostenutissimi, assumendosi il rischio del mancato raggiungimento degli obiettivi senza averne alcuna responsabilità. Ed anche di questo si chiederà conto e ragione all’ex D.G. il quale, mostrando una evidente spregiudicatezza di intenti, ha presentato proprio in questi giorni una domanda per l’espletamento del tentativo di conciliazione giudiziale con la quale chiede la somma di € 500.000,00 per rpesunti danni da immagine e da reputazione sofferti a causa del suo licenziamento, oltre le somme che a suo parere gli sarebbero dovute per lo stipendio che non ha percepito e gli oneri riflessi!

Non riesco a stupirmi più di tanto per le mosse dell’ex DG che ha mostrato una pervicace ostinazione nell’avanzare pretese infondate e negare le proprie evidenti responsabilità.

Per le su esposte ragioni, quindi, confermo che gli atti citati nel verbale di assemblea del 3 dicembre 2018 sono a disposizione del DG al quale rivolgo l’invito di eseguire l’accesso il prima possibile, ma non oltre il termine assegnato dal TAR.

Al contempo confermo che le gravi responsabilità del DG, i cui contorni si stanno svelando solo adesso nella gravità delle condotte assunte e nelle conseguenze che ne sono derivate, costituiranno oggetto di una domanda giudiziale di risarcimento danni per la quale ho già incaricato l’Assessore all’Ambiente ed al Contenzioso di presentare la Delibera di Giunta per affidare apposito incarico legale per proporre una domanda risarcitoria nei confronti di Aldo Iacomelli del valore non inferiore ad € 5.000.000,00, tali sono i danni patrimoniali e non patrimoniali, subiti dal Comune di Messina a causa della condotta pregiudizievole dell’ex DG”.

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