Messina, bufera sull’assessore Trimarchi. Il vergognoso commento fb su Carola Rackete: “È un trans”

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Cambiamo Messina dal Basso: “Trimarchi partecipi al Reggio Calabria Pride”. De Luca: “chieda scusa”

Pessima caduta di stile dell’assessore del Comune di Messina Enzo Trimarchi. L’assessore in un post su fb, in cui si parlava della comandante della Sea Watch Carola Rackete, alla domanda “ma com’era vestita?” (postata da un utente) ha risposto commentando “da trans quale e”. Un commento lesivo, denigratorio e becero che suona ancora più di cattivo gusto se è a scriverlo è un assessore alla cultura e all’istruzione. Comprensibili e giustissime le repliche mosse in queste ore contro l’assessore, con Cambiamo Messina dal Basso in testa. Il movimento chiede che Trimarchi partecipi al Reggio Calabria Pride.

Commenti di sdegno anche dall’ex candidato sindaco del PD Antonio Saitta che ha dichiarato: Ecco quali concetti esprime l’assessore alla pubblica istruzione e alla cultura di Messina. Da notare, oltre all’uso della lingua italiana, che si tratta di un Preside, ossia di un “educatore” delle nuove generazioni chiamato, tra l’altro, a vigilare sull’attività dei docenti”.

Cambiamo Messina dal Basso: “livello culturale tendente allo zero”

Carola Rackete era vestita “da trans quale e”.
Questo dice l’assessore alla Cultura del Comune di Messina, nonché all’istruzione, nonostante non conosca l’utilizzo del verbo essere.
Vogliamo focalizzare l’attenzione sul suo “insulto”, che dimostra il livello culturale tendente allo zero.
Un insulto può ferire ma ad essere ancora più offensivo è che, in questo Paese, tante persone, anche rappresentanti delle istituzioni, ritengano che essere trans non sia una caratteristica ma un’offesa.
Secondo loro, dire che una persona sia trans equivale ad umiliarla, e che l’identità delle persone trans non abbia dignità al pari di quella delle persone cisgender (ovvero di coloro la cui percezione di sé equivale al sesso biologico). Siamo convinti, o almeno speriamo, che un Assessore alla Cultura della tredicesima città d’Italia, anche se sgrammaticato, capisca che ogni tanto si possa fare un passo indietro e chiedere scusa, e lo invitiamo per questo a partecipare al Pride di Reggio Calabria di domani. Noi parteciperemo, sarebbe importante che facesse un salto per capire quanto la sua frase sia anacronistica, becera, anti culturale e soprattutto anti umana in generale.
Sarebbe importante dimostrare l’apertura mentale che dovrebbe avere qualsiasi operatore culturale, figuriamoci l’Assessore al ramo: ripetiamo, partecipi al Pride di Reggio Calabria, dimostrando che l’insulto pocanzi scritto sia soltanto uno scivolone causato dal caldo che da’ alla testa, e non l’opinione di un Assessore alla Cultura”- commenta Cambiamo Messina dal Basso.

De Luca: “Trimarchi chieda scusa o sarò costretto a revocargli la delega di assessore”

Il vergognoso commento di Trimarchi ha reso necessario anche l’intervento del sindaco, che non un video su fb prende le distanze dal suo assessore e si dice pronto a revocargli la delega di assessore. Ecco cosa ha detto De Luca:

In merito all’infelice esternazione del mio assessore Trimarchi, che si è lasciato trascinare in dei commenti non edificanti, esprimo disappunto e formulo le mie scuse alla comunità gay e trans. Gli ho detto già detto di telefonare a Rosario Duca per scusarsi. Se Duca accoglierà le scuse non procederò all’atto di revoca che ho pronto sulla scrivania, altrimenti sarò costretto a revocare la delega di assessore. Mi dispiace per questa caduta di stile, io non sono un buon esempio, ma  non ho mai messo in discussione quelle che sono valori e principi di rispetto. Noi che siamo uomini delle istituzioni non possiamo essere il cattivo di esempio del pregiudizio e delle discriminazioni. Se le scuse dell’assessore non saranno accolte in giornata, Trimarchi sarà revocato dal ruolo di assessore”.

L’assessore Trimarchi si autosospende

Martedì 30, alle ore 9.30, nella Sala Falcone Borsellino di Palazzo Zanca, l’assessore alla Cultura Roberto Vincenzo Trimarchi incontrerà, nel corso di una conferenza stampa, il presidente dell’Arcigay di Messina Rosario Duca e altri rappresentanti dell’associazione. Stamani- fanno sapere da Palazzo Zanca- l’assessore Trimarchi ha chiarito “un equivoco” scaturito sui social col presidente Duca nel corso di un incontro cordiale e distensivo.

Intanto, fa sapere De Luca- Trimarchi si è sospeso dalla carica di assessore.Non parteciperà ai lavori di giunta e non svolgerà le sue funzioni fino a quando non ci sarà un pubblico chiarimento già fissato per il prossimo martedì”.

Articolo Uno Messina: “Non servono scuse o autospensioni: l’assessore si dimetta o il sindaco lo rimuova”

Mentre il Segretario Generale del Comune di Messina, Rossana Carrubba, si arroga il diritto individuare quali dipendenti comunali “abbiano un’inidoneità psichica” e sollecita Sindaco, Dirigenti e Assessore al Personale a segnalare lavoratori comunali con “disturbi del comportamento gravi” proseguendo nello stile di gogna mediatica tanto caro al Sindaco De Luca, l’Assessore alla Pubblica istruzione e alle Politiche culturali, Enzo Trimarchi, da’ segno della sua esistenza in vita come amministratore con una frase dal tono discriminatorio e omofobo rivolta, sui social, a Carola Rackete..Siamo di fronte ad atteggiamenti e comportamenti gravi che, purtroppo, non sono nuovi all’esperienza amministrativa dell’amministrazione De Luca. E’ l’assessore Trimarchi che manifesta tutta la propria inidoneità a fare l’assessore. Non servono scuse o autospensioni: l’assessore si dimetta o il sindaco lo rimuova”– è quanto dichiara il coordinatore di Articolo Uno Messina, Domenico Siracusano.
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