Sea Watch, Salvini: “attacco criminale senza precedenti, se una nave italiana avesse fatto una cosa del genere in un porto olandese o francese…”

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Sea Watch, il commento del Ministro degli Interni Salvini

Matteo Salvini è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta ogni notte. Il Ministro degli Interni, vicepresidente del Consiglio, ha commentato il caso Sea Watch: “E’ stato un attacco criminale senza precedenti. Sull’immigrazione, gli sbarchi e la Libia ognuno può pensarla come vuole, però vedere una nave che disubbidisce agli ordini, entra in porto alle tre di mattina e rischia di schiacciare una motovedetta in vetroresina con quattro uomini della Guardia di Finanza a bordo è un qualcosa che in Italia non si era ancora visto. Spero che la giustizia faccia il suo corso, che venga confermato l’arresto, il sequestro del mezzo, la multa, e che sia la prima e l’ultima volta che si vede una scena del genere”. Sulle reazioni degli altri Paesi europei: “Secondo voi se ci fosse stata una nave italiana con bandiera italiana fuori da un porto olandese o francese che disubbidisse agli ordini, entrasse in porto con la forza e mettesse a rischio la vita di quattro militari olandesi, francesi o tedeschi, quanto avrebbero aspettato prima di sparare? Ognuno stia al suo posto, lascino che l’Italia faccia rispettare le sue leggi e i suoi confini e la smettano di parlare a vanvera. E’ stato un atto di delinquenza e gli atti di delinquenza in Italia si pagano. Che tedeschi, francesi e lussemburghesi badino al loro. I ragazzi della Guardia di Finanza hanno avuto i nervi saldi, gli faccio i miei complimenti. Onore al merito. Nessuno si è fatto male ma si è rischiata la tragedia per una ONG tedesca su nave olandese che da quindici giorni fregandosene della salute degli immigrati che aveva a bordo aveva deciso di sfidare le leggi italiane, il Governo italiano e il popolo italiano. Questi più che salvare vite mi sembra che vogliano fare affari. Magari la presenza a bordo di alcuni parlamentari italiani li ha fatto sentire legittimati a disubbidire, a far casino, ad entrare in porto con la forza. Pensate voi se dei politici, francesi, tedeschi, inglesi, americani o australiani salirebbero mai a bordo di una imbarcazione straniera che infrange le leggi del loro Paese. Se non ti piace Salvini, non ti piace la Lega, non ti piace il Governo, fai battaglia politica, in Parlamento o nelle piazze, ma non salire a bordo di una nave che infrange la legge”. Sulle scuse della Capitana: “Meglio tardi che mai, ma ci poteva pensare prima. A me interessa che non si ripetano episodi di questo genere. Anche perché ci sono altre due navi di due ONG, una spagnola e una tedesca, che si stanno dirigendo verso le acque libiche. Non vorrei che diventasse un passatempo internazionale quello di sfidare le regole, le leggi e i confini del nostro Paese. Sappiano che indietro non si torna”. Sui migranti che erano sulla Sea Watch: “Stanno bene, non c’è nessun problema. Il loro stato di salute è positivo, non c’era nessun allarme medico o sanitario, sono tutti stati visitati e non hanno problemi. Saranno ospitati da Finlandia, Lussemburgo, Portogallo, Francia e Germania”. Sul commento di Roberto Saviano, che ha ringraziato la capitana della Sea Watch: “Secondo lui sostanzialmente siamo fascisti o nazisti? Saviano dovrebbe guardare in faccia le mamme e i papà di quei ragazzi della finanza che a trent’anni hanno rischiato la vita perché questi criminali hanno giocato a fare la battaglia navale a Lampedusa. Troppe parole al vento”. Cambiando argomento, Salvini, intervenuto in diretta su Rai Radio2 di sabato notte, ha parlato anche del suo incontro con i rappresentanti delle discoteche: “L’obiettivo è di dare il bollino blu alle discoteche che fanno rispettare i criteri di sicurezza. Che si dotano di telecamere, di forze di sicurezza verificate, che allontanino chiunque puzzi di spaccio di droga. Oggi c’è il divieto di somministrazione di alcolici dopo le 3.00. Così fuori dalle discoteche c’è la giungla dell’abusivismo. Se ti danno da bere in discoteca almeno hanno la responsabilità dell’età dei consumatori e del tasso alcolico di chiede un drink di troppo. Se tu continui a dire che dopo le tre non si vende nulla, arriva l’esercito di venditori abusivi che impestano le città e non hanno alcun tipo di regole o controllo. Preferisco che la somministrazione avvenga all’interno di locali dove c’è qualcuno che se sbaglia paga, piuttosto che in mezzo alla strada”.

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