A Sant’Onofrio la presentazione dell’ultima fatica di Cosimo Sframeli ‘Ndrangheta Addosso

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Presentato a Sant’Onofrio, nella sala consiliare, l’ultima fatica di Cosimo Sframeli ‘Ndrangheta Addosso

Presentato a Sant’Onofrio, nella sala consiliare, l’ultima fatica di Cosimo Sframeli: ‘Ndrangheta Addosso, Edito da Falzea. Un nuovo percorso di Sframeli, Carabiniere e giornalista-pubblicista, nonché Presidente dei Decorati di Medaglia d’Oro Mauriziana al merito della Repubblica Italiana “Nastro Verde” della Calabria. L’incontro è stato organizzato da Anthony Lo Bianco, Presidente Associazione Valentia; Saluti istituzionali formulati da Onofrio Maragò, Sindaco del Comune di Sant’Onofrio, e da Salvatore Solano, Presidente della Provincia di Vibo Valentia; toccanti e interessanti le parole del giovane Paolo Defina, Presidente Associazione Valentia Sezione di Sant’Onofrio: Paolo Licordari; ha moderato l’incontro: Francesco Ciancio, Delegato Provinciale A.N.I.O.C. di Vibo Valentia. Nel caldo pomeriggio, tantissima gente ha affollato la sala, partecipando così alle interessanti ricostruzioni dei tempi bui della martoriata Calabria, inerme e vittima, agguantata dalla crudele morsa della ‘ndrangheta, che è divenuta sistema economico di potere istituzionalizzato e politicizzato, forte delle inefficienze delle tante istituzioni presenti nel territorio. Ad animare questa terra è la grande forza di tantissima gente onesta, le donne e uomini che edificano quotidianamente ciò che il crimine organizzato puntualmente distrugge. In questa Calabria, riconosciuta tra le Regioni più depresse d’Italia, sono i Sindaci a rappresentare la res publica dello Stato democratico e costituzionale negli avamposti più angoscianti, posizionati nelle trincee della prima linea a difendere la popolazione, che rappresentano, contro un nemico disumano, divenendo essi stessi bersaglio da abbattere. La bellezza dei paesi, la storia e i miti della Calabria, non riescono a trattenere i giovani che fuggono per edificare altrove un futuro migliore. Eppure, c’è pure tanta gente onesta ostinata a restare per migliorare la società dove il destino ha deciso che vivesse. “Il calabrese è per sua natura mobile, avido della vita, con una dose d’amor proprio e di orgoglio molto spiccata. E’ un paese questo dove la dignità, la nessuna servilità, la personalità, la libertà interiore sono le molle dell’esistenza”, dice Corrado Alvaro della sua gente. L’autore aggiunge che per amare questo territorio, patria di civiltà millenarie, non è sufficiente predicare o agire bene, ma è necessario mettere in conto anche l’eventualità di perdere la vita. Ed è Sframeli a sostenere: “La calabria è solo lo specchio, estremo e violento quanto si vuole ma sempre un riflesso, di problemi nazionali antichi ed evidenti che si sono aggrappati nel tempo. La perdita di competitività e la crisi di fiducia, che serpeggiano nel Paese, si sono trasformati, nella sua parte più debole, in tragedia”. In conclusione, riconoscendo la forza dell’amore, con audacia quotidiana, riusciremo a curare le ferite delle ingiustizie e le sofferenze altrui con eroismo, pronti a pagare di persona, senza giudicare nessuno, per servire la gente di Calabria per spingere ancora più in alto il pensiero, rin¬vigorire l’anima, consolidare le idee. Nelle pagine del libro c’è tutta la Calabria che Sframeli ha vissuto e vive, come tutti gli irriducibili, in una società fragile e impaurita. Dice Papa Francesco: “Educare non è un mestiere, ma un atteggiamento, un modo di essere; per educare bisogna uscire da se stessi e stare in mezzo ai giovani, accompagnarli nelle tappe della loro crescita mettendosi al loro fianco”. Encomiabile la fatica di Sframeli in ‘Ndrangheta Addosso, un nuovo modo di scrivere, saggio e racconto, che si legge tutto d’un fiato. Riflessioni e tanti interrogativi su circostanze creati da intellighenzie, adoperate, coscientemente o meno, a rendere feritile il terreno dell’ombra nera che continua ad avvolge la Calabria nel mistero. Hanno voce le vittime, la gente onesta, chi ha contrastato la ‘ndrangheta, i martiri, i Calabresi che portano la “‘Ndrangheta” esclusivamente “Addosso”, sulle proprie spalle come un fardello. Leggere il libro, che sarà adottato nelle scuole, per meglio comprendere le rovine su cui dovremo edificare una società più giusta. Parte del ricavato della vendita del libro, la cui pubblicazione è stata autorizzata dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, sarà devoluto all’O.N.A.O.M.A.C. (Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri).

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