Reggio Calabria: sboccerà, al teatro Francesco Cilea, la Magnolia dei Mattanza, il nuovo disco nutrito e curato nell’arco di due anni di ricerca sul campo e nel ricco archivio di Mimmo Martino, spirito e poesia del gruppo
Sboccerà, al teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria, la Magnolia dei Mattanza, il nuovo disco nutrito e curato nell’arco di due anni di ricerca sul campo e nel ricco archivio di Mimmo Martino, spirito e poesia del gruppo. Edito da Sveva Edizioni di Reggio Calabria, a cui si deve anche la produzione, e da Edizioni Miseria e Nobiltà di Milano, il nuovo disco sarà al centro del concerto, presentato in conferenza stampa al Malavenda Cafè, che avrà luogo giovedì 13 giugno alle ore 21, al teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria. Anche un albero maestoso dalle profonde radici e dai grandi e profumati fiori protesi verso l’alto, come a saldare cielo e terra, e nome dell’associazione culturale di Reggio Calabria, che per Mimmo Martino è stata costante ispirazione, Magnolia è soprattutto il brano inedito, che dà il titolo del nuovo disco dei Mattanza. “Magnolia contiene brani inediti e qualche brano riarrangiato da noi in modo originale. Tra questi ultimi, anche Vitti ‘na crozza che, per Mimmo e per tutti noi, condensa la fusione tra la letteratura popolare e la nostra ricerca musicale e culturale. Invitiamo il pubblico a lasciarsi sorprendere ed emozionare dalla versione di questo brano in questo nuovo disco”, ha spiegato il musicista Mario Lo Cascio. Pur restando fedeli all’ispirazione originaria di dare voce alla Cultura, alla Storia e alle Tradizioni di un Popolo, che altrimenti sarebbe come “un albero senza radici” e dunque “destinato a morire”, i Mattanza sperimentano e propongono linguaggi musicali innovativi, capaci di intrecciare la carica ritmica e evocativa di strumenti popolari – come i tamburelli, i fiati popolari, la mandola, la lira calabrese, la zampogna, la ciaramella, la chitarra battente, il cimbalo – con melodie e sonorità rese più moderne da bilanciati inserti di elettronica. “Magnolia è il nostro primo disco con la batteria. Essa si sposa perfettamente con le sonorità degli strumenti della traduzione popolare. La chiave di questa combinazione armoniosa e bilanciata è rappresentata proprio dalla valorizzazione dei contenuti del testo e dalla messa in risalto della musicalità delle parole”, ha evidenziato il musicista Roberto Arico’. Quella dei Mattanza è un’identità che resta salda e fedele a quella primigenia nella misura in cui si rivela incline a misurarsi con i tempi, tutti i tempi, e in questi veicolare contenuti antichi ma di forza e saggezza intramontabili, plasmando lo stesso uso degli strumenti, finanche della batteria, alla missione etica, più che etnica, di valorizzare parole e storie che abitano e alimentano le nostre tradizioni popolari.
“Mi sento adottato dai Mattanza e sono particolarmente contento di partecipare a questo debutto con un racconto universale che attinge dal mito e che è un omaggio alla grecità, presente nella nostra cultura ed anche in questo disco”, ha sottolineato l’attore reggino Lorenzo Praticò “Sono grato per questa occasione di contribuire allo spettacolo targato Magnolia Mattanza, anche perché mi legava a Mimmo Martino una lunga conoscenza. Gli interventi teatrali saranno orientati ad esaltare la musicalità delle parole, con il ricorso a registri alternati, al fine di armonizzare gli stessi con l’anima di Magnolia, disco dall’identità composita e variegata”, ha commentato il drammaturgo e regista Massimo Barilla. Il disco è frutto di altre importanti collaborazioni con il trombettista Fabrizio Bosso, il rapper calabrese Kento, i musicisti Simone Martino, Giuseppe Cacciola, Alfonso Moscato, Dante Francani e Faisal Taher, quest’ultimo di origini palestinesi e catanese d’adozione, e con la preziosa collaborazione di Biagio Laponte per la parte elettronica.