Porte chiuse per Dugin anche a Reggio Calabria, soddisfatta la Fiap di Messina

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Messina, la Fiap apprezza la decisione del consiglio regionale della Calabria di non ospitare il convegno del filosofo russo

Dopo l’Università di Messina, anche il Consiglio regionale della Calabria ha rifiutato di ospitare il filosofo russo Aleksandr Dugin, vicino all’estrema destra. La FIAP (Federazione Italiana Associazioni Partigiane), una cui nota aveva sollevato pubblicamente la questione della presenza di Dugin sullo Stretto, esprime il proprio apprezzamento, osservando che “le istituzioni messinesi e reggine non potevano che trovarsi in accordo col semplice principio che avevamo invocato: i nemici della democrazia liberale non possono invocare i principi del liberalismo quando fa comodo a loro. Se vogliono mettere in discussione i valori fondanti della società occidentale e della nostra Repubblica democratica ed antifascista, lo facciano al di fuori delle sedi istituzionali e comunque nel rispetto delle leggi italiane”.  Secondo Antonio Matasso, docente universitario ed esponente della Fiap, da sempre impegnato nella sinistra socialista e nel Partito Radicale, “desta stupore che gli stessi improvvisati ed ineffabili difensori di Dugin, nel tentare improbabili apologie, finiscono per riconoscere che costui è un fautore della cosiddetta “democrazia illiberale”, che si richiama al teorico del “razzismo spirituale” Julius Evola e che ha un rapporto perlomeno “problematico” con il mondo ebraico, che peraltro ha protestato vibratamente contro di lui. Costoro dovrebbero rendersi conto che – conclude Matasso – la libertà e i diritti non sono semplici amenità prive di un carattere universale, cioé fatti meramente culturali, ma valori alla base della nostra civiltà”.

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