Lsu-lpu in Calabria, Robbe: “Stabilizzazioni? Merito di Oliverio, non certo dei cinquestelle”

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Stabilizzazione lsu-lpu in Calabria: le dichiarazione dell’assessore Angela Robbe

“Apprendo oggi che il senatore Auddino e il parlamentare on. Tucci sono orgogliosi per  quanto è stato realizzato con le stabilizzazioni dei lavoratori Lsu ed lpu  in Calabria”. E’ quanto afferma l’assessore regionale al Lavoro, Angela Robbe. “Le stabilizzazioni dei lavoratori di pubblica utilità e socialmente utili calabresi-prosegue- sono frutto del lavoro e della grande determinazione messa in campo dal presidente Oliverio. È il risultato di un percorso avviato sin dal suo insediamento. Gli onorevoli del Movimento Cinque Stelle oggi vantano la paternità di misure che non hanno avuto capacità o volontà di realizzare e nei fatti dimostrano di non conoscere, a partire dai numeri, e che semmai non hanno  agevolato”.

La stabilizzazione dei lavoratori Lsu ed lpu -aggiunge l’assessore Robbe– l’ottenimento dopo anni di precariato di un contratto a tempo indeterminato, è stata resa possibile grazie ad una convenzione siglata nello mese di luglio del 2018 e loro, non facendo passare in Parlamento la richiesta di deroghe al fabbisogno dei comuni di fatto hanno depotenziato. Infatti, sarebbe stato possibile aumentare quel numero di stabilizzazioni che è stato possibile concretizzare solo per quei Comuni che non avevano bisogno delle deroghe e, soprattutto, che è stato possibile assicurare solo fino al 31/12/2018, cioè fino a quando è entrata in vigore la nuova legge finanziaria che, di fatto, ha bloccato l’applicazione della convenzione.

“Oggi -conclude l’assessore regionale al Lavoro- noi sicuramente siamo orgogliosi del lavoro fatto e chiediamo loro, affinché possano esserlo legittimamente- per come stanno facendo con dichiarazioni, post e dintorni- di essere consequenziali: collaborare davvero a questo risultato sostenendo la storicizzazione delle risorse nazionali come abbiamo storicizzato le risorse regionali, e le deroghe al fabbisogno dei comuni. Allora sì, festeggeremo tutti assieme”.

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