Incidente mortale a Messina, un’altra giovane vita spezzata sulla strada. Rizzo: “La litoranea è diventata la strada della morte”

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Ancora un altro incidente mortale a Messina. Il consigliere Rizzo: “L’Amministrazione ha il dovere di intervenire, troppo sangue sulle nostre strade”

“L’ennesima tragedia della strada, l’ennesima vita spezzata. Quante ancora?“- se lo domanda il consigliere comunale Massimo Rizzo, commentando l’ennesimo tragico incidente sulla litoranea nord di Messina, in cui ha perso la vita la 21enne Martina Carbonaro. L’incidente di ieri alle prime luci dell’alba è avvenuto a pochi giorni di distanza da un altro tragico sinistro, accaduto sempre sulla litoranea, in cui ha perso la vita la 24enne Margherita Rosso.

“Il report e’ sempre più drammatico– commenta il consigliere– La via Consolare Pompea, specie nel periodo estivo, sta assumendo sempre più i contorni di una strada della morte. Condizioni di elevato traffico, i numerosi locali presenti e legittimamente aperti anche nelle ore notturne, parcheggi più o meno incontrollati, velocità ben oltre i limiti imposti dal codice della strada. A ciò si aggiunga che le condizioni penose della strada panoramica il cui manto  stradale e’ sostanzialmente impraticabile, rendono ancora più trafficato il litorale nord della città, aumentando notevolmente i rischi per la pubblica incolumità. In questo scenario così allarmante, rimanere inermi sarebbe da irresponsabili. L’Amministrazione ha il dovere, anche etico, di intervenire. In che modo? Certamente intensificando la presenza della Polizia Municipale, predisponendo controllori di velocità col conseguente effetto deterrente, installando dossi artificiali dissuasori di velocità. Queste o  altre devono essere le misure che e’ necessario attuare a tutela dell’incolumità dei cittadini. Analoghi interventi devono essere effettuati lungo la via Circuito a Torre Faro, divenuta (forse in un drammatico e pericoloso omaggio al nome) una vera e propria pista da corsa per auto e moto. Non si può più tergiversare. Troppo sangue e’ stato versato sulle nostre strade. Adesso basta!“.

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