Catania, il sottosegretario Gaetti: “Clan cappello in ginocchio, sequestrati beni per oltre 1 milione di euro”

StrettoWeb

Catania, Gaetti: “Oggi è una bella giornata, ancora grazie a tutte le forze di Polizia”

“La polizia di Stato di Catania ha sequestrato beni per un valore di oltre 1 milione e mezzo di euro riconducibili a Mario Strano, 52 anni, considerato elemento di spicco del Clan Cappello. Parliamo di 3 appartamenti di elevato pregio, 18 veicoli, una società a responsabilità limitata semplificata a socio unico, intestata alla figlia di Strano, operante nel settore dei trasporti conto terzi, e di numerosi rapporti finanziari, tutti riconducibili all’uomo“- dichiara il sottosegretario Gaetti.

“Siamo in prima linea per rilanciare il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla mafia e alla criminalità organizzata: è un valore culturale, etico ed educativo che abbiamo il dovere di compiere con forza. Infatti, la re-immissione nel circuito dell’economia legale degli immobili e delle aziende confiscate alla criminalità organizzata costituisce un segnale positivo per la comunità, di vittoria dello Stato e della legalità. Stimolare e valorizzare, attraverso la destinazione dei beni confiscati, la fattiva e quotidiana collaborazione dei cittadini nella gestione cooperativa dei beni stessi”  – continua il Sottosegretario di Stato all’Interno-Avviare politiche di valorizzazione dei beni immobili confiscati e favorirne il reinserimento nel circuito economico sociale. Si rende necessaria una decisa azione di coordinamento delle attività delle Amministrazioni statali, degli enti locali e di tutti i soggetti che, a vario titolo, intervengono nella gestione dei beni confiscati, nonché la cooperazione tra tali attori istituzionali responsabili delle singole fasi del procedimento. A tale scopo, è fondamentale realizzare un incremento della destinazione dei beni in tempi brevi rispetto al provvedimento di confisca e, successivamente, monitorarne l’effettivo utilizzo. Oggi è una bella giornata, ancora grazie a tutte le forze di Polizia”.

Condividi