2 Giugno, Fico: “Festa della Repubblica dedicata a tutti, anche a migranti e rom”. Salvini: “Io la dedico agli italiani, Fico mi fa girare le scatole” [FOTO]

  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
  • vincenzo livieri/LaPresse
/
StrettoWeb

Festa della Repubblica, la cerimonia a Roma: botta e risposta tra Fico e Salvini

Oggi è la Festa della Repubblica e ai Fori Imperiali ha preso il via la parata davanti al Presidente Mattarella e le massime autorità dello Stato. Oltre a Mattarella hanno preso parte ai festeggiamenti i presidenti di Senato e Camera Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, il premier Giuseppe Conte e il presidente della Corte Costituzionale Giorgio Lattanzi e il presidente uscente del Parlamento Europeo Antonio Tajani. Per il Governo, presenti con il premier i vicepremier Matteo Salvini ministro dell’Interno e Luigi Di Maio del Lavoro e i ministri della Difesa Elisabetta Trenta, degli Esteri Enzo Moavero, dell’Economia Giovanni Tria, della Giustizia Alfonso Bonafede, dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio.  Il tema scelto per la parata di quest’anno è quello dell’inclusione. Il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha deposto una corona all’Altare della Patria al passaggio delle Frecce Tricolori e passato in rassegna le truppe schierate alle Terme di Caracalla.

Il messaggio di Mattarella

Ecco il messaggio letto da Mattarella inviato al Capo Stato Maggiore della Difesa Enzo Vecciarelli:

Ricorre oggi la data di fondazione della Repubblica: la Festa degli italiani. Sono stati, questi, settantatré anni di pace per il nostro Paese, garantiti dai valori di libertà, giustizia e democrazia su cui si fonda la nostra Carta costituzionale, riferimento per ogni cittadino e guida per chiunque sia chiamato a responsabilità a favore della collettività. Sono i valori che ci accomunano ai popoli d’Europa con  i quali condividiamo la costruzione di un percorso basato sui medesimi principi di rispetto dei diritti umani, di vigenza dello stato di diritto, di solidarietà e coesione fra popoli, rivolte all’interno e all’esterno dell’Unione Europea. Le Forze Armate, con abnegazione, professionalità, senso delle istituzioni e spirito di servizio verso la comunità, hanno concorso, ieri, alla liberazione dell’Italia e contribuiscono, oggi, tanto sul territorio nazionale quanto nelle numerose e diversificate aree di crisi, alla realizzazione delle finalità indicate dalla Costituzione, costituendo un prezioso presidio di stabilità e sicurezza, risorsa per il progresso pacifico della comunità internazionale. Nel ricordo di quanti, operatori in questo spirito, hanno dato la loro vita per costruire, difendere e diffondere tali valori – prosegue Mattarella – rivolgo un pensiero commosso ai caduti e alle loro famiglie, gravate da dolore incolmabile. Il loro sacrificio rappresenta esempio e monito per le giovani generazioni dei soldati, marinai, avieri, carabinieri e finanzieri, ai quali la Repubblica affida il compito di preservare e rafforzare oggi e per il futuro le stesse condizioni di pace e libertà che ci hanno donato. Nel giorno della festa della Repubblica mi è grato formulare alle donne e agli uomini delle Forze Armate di ogni ordine e grado, il più fervido e riconoscente augurio. Viva le Forze Armate, viva l’Italia”

Fico: “Festa dedicata a tutti, anche a migranti e rom”

“Non ci devono essere polemiche, il 2 giugno è la festa di tutti gli italiani: ogni tipo di polemica è sicuramente sterile, strumentale, inutile”. E’ quanto ha dichiarato  il presidente della Camera dei deputati Roberto Fico, ai Fori Imperiali per la parata militare, in risposta alle polemiche all’interno del Governo, che hanno vista coinvolta recentemente anche la ministro della Difesa Elisabetta Trenta. “La nostra bandiera significa libertà, significa diritti e rispetto di tutte le persone che sono sul territorio italiano, chiunque vi è e chiunque vi transita. La grandezza della Repubblica è essere di tutti e la sua Festa va dedicata a tutti gli italiani, a tutti i migranti che si trovano in Italia, a tutte le comunità, anche quelle minori e più deboli, ai rom e ai sinti anche essi perseguitati e vittime dell’Olocausto. La Repubblica non fa differenze e la sua bandiera sventola per tutti“.

Salvini: “Dedico questa festa all’Italia e agli Italiani”

“Io dedico la Festa della Repubblica all’Italia e agli Italiani, alle nostre donne e uomini in divisa che, con coraggio e passione, difendono la sicurezza, l’onore e il futuro del nostro Paese e dei nostri figli”. Scrive invece Salvini sui social, pubblicando la foto e la dichiarazione del presidente della Camera Robero Fico.

Le parole del presidente della Camera, Roberto Fico, “non hanno infastidito me, penso siano state un torto alle migliaia di ragazze e di ragazzi che hanno sfilato oggi. Qua c’è gente che rischia la vita per difendere l’Italia in Italia e nel mondo, sentire un presidente della Camera che dice che oggi è la festa dei migranti e dei rom a me fa girar le scatole“- prosegue Salvini-“Penso che abbia fatto girar le scatole anche a chi ha sfilato. Oggi è la festa dell’Italia e degli italiani non dei migranti, nei campi rom di legalità c’è n’è poca”.

Condividi