Reggio Calabria, Agliano su Matalone: “dopo aver salvato Falcomatà, adesso persevera nel suo vaneggio”

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Reggio Calabria, Agliano: “Quando la pezza è peggio del buco: dopo il sostegno alla maggioranza di centrosinistra, in occasione dell’approvazione del bilancio consuntivo 2018, Matalone persevera nel suo vaneggio”

“Nonostante non sia aduso attardarmi in giudizi sulle persone, preferendo dedicarmi a ragionamenti e discussioni prettamente di ordine politico, non posso esimermi di intervenire nella qualità ed a tutela del Movimento che rappresento, in merito alla quantomeno fantasiosa “giustificazione” del consigliere comunale Matalone, in relazione al suo ennesimo “soccorso” al centrosinistra in difficoltà numerica in occasione dell’approvazione del bilancio consuntivo 2018”. Lo afferma in una nota Giuseppe Agliano Coordinatore di “Reggio Futura”.

“Il consigliere in questione infatti – dichiara Agliano –  non è nuovo a questi “soccorsi”: eletto nella lista di Reggio Futura, la lascia dopo pochi mesi per passare a Forza Italia, abbandonata a sua volta, sembra, per dissidi legati al mancato inserimento nella lista per l’elezione dei consiglieri metropolitani, defezione questa che – a detta degli esponenti di quel partito – fa guadagnare un consigliere in più al centrosinistra proprio grazie al suo voto. Oggi, dopo aver consentito con la sua presenza in aula – determinante ai fini del numero legale – l’approvazione del documento contabile nella seduta del 24 u.s., la cui mancata approvazione avrebbe avviato le procedure per lo scioglimento del consiglio, dichiara “…il mio è stato un gesto di responsabilità che rivendico fermamente e senza alcun dubbio, che rifarei, perchè non ha salvato – come qualcuno con superficialità e ipocrisia ha detto e scritto – il sindaco e la sua maggioranza, ma ha salvato la città…”- A prescindere da qualsivoglia strumentalizzazione e ipocrisia  –  continua il Coordinatore di Reggio Futura – in tema di responsabilità, il suo primo ed unico gesto responsabile sarebbe stato quello di dimettersi all’indomani della sua scelta di abbandonare la lista che gli aveva consentito di risultare eletto al consiglio comunale (gesto che, a scanso di equivoci, avrebbero dovuto fare anche altri) questo sì che sarebbe stato “coerente e rispettoso del mandato politico ricevuto dai propri elettori”. Sul fatto che lo rifarebbe, visto il pregresso, non abbiamo dubbi. Qualche dubbio, invece, lo nutriamo quando sostiene che “ha salvato la città”…da che? Lui dice dal commissariamento, che poi sarebbe stato un commissariamento “ad hoc” esclusivamente per il bilancio. Noi diciamo che la città si salva rimandando al più presto alle occupazioni precedenti (chi ce l’ha) questi novelli unni del centrosinistra, come d’altronde lo richiede a gran voce da tempo la stragrande maggioranza dei cittadini. I danni provocati in termini di mancata progettualità, di perdita di ingenti finanziamenti finalizzati ad opere e servizi, di inetta ed incapace gestione della cosa pubblica, di totale assenza di prospettiva e, soprattutto, di speranza per il futuro, peseranno come una montagna sulle spalle dei prossimi amministratori e delle future generazioni di reggini (se ancora resteranno in questa martoriata città visto l’alto tasso di emigrazione giovanile che si registra) chissà per quanti anni a venire. Ci dica il consigliere Matalone, lo dica alla città che ritiene “di aver salvato” riverberando la sue dichiarazioni: quante e quali sono state le sue azioni in seno al consiglio comunale (oltre quelle di soccorso), volte a “proteggere l’interesse tanto dei cittadini quanto della stessa città”?; quante volte è intervenuto nel massimo consesso municipale e quali sono stati gli argomenti dibattuti per “il bene dei cittadini”?; quante e quali proposte, interrogazioni, mozioni e ordini del giorno ha presentato nel corso di questi 5 anni per supportare la “critica costruttiva e propositiva”? – Queste sì che sarebbero argomentazioni che danno il senso dell’impegno di un amministratore serio e concreto, che svolge il suo ruolo ed il suo dovere sia che stia in maggioranza sia che stia all’opposizione…ma il re non fa corna è risaputo”. 

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