Omicidio Vannini, nuove confessioni shock: “Non è stato Ciontoli a sparare. Non è lui l’assassino”

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Omicidio Vannini, parla Davide Vannicola: “Non fu Ciontoli a sparare, ma gli fu suggerito di prendersi la colpa al posto del figlio”

Ciontoli sapeva che a sparare era stato Federico (il figlio ndr), ma gli fu consigliato di prendersi la colpa“. Sono queste le nuove clamorose rivelazioni rilasciate ai microfoni de Le Iene da Davide Vannicola, in merito all’omicidio del giovane Marco Vannini: il 20enne morto a seguito dell’esplosione di un colpo di pistola il 18 maggio 2015, mentre era in casa della fidanzata Martina. Si tratta di rivelazioni clamorose, che se confutate potrebbero riaprire il caso e ribaltare il processo. Per l’omicidio Vannini i giudici hanno deciso la condanna in appello a 5 anni per Ciontoli e a 3 anni per gli altri componenti della famiglia. Assolta invece Viola, la fidanzata del figlio.

Secondo quanto ricostruito da Le Iene, l’ex carabiniere Roberto Izzo avrebbe raccontato a Vannicola i contenuti della telefonata tra lui e Antonio Ciontoli. Vannicola racconta: “Izzo sapeva che a sparare era stato il figlio di Antonio, Federico Ciontoli. E fu egli stesso a suggerire al padre di prendersi la colpa, perché facendo parte dei Servizi non gli avrebbe precluso più di tanto, mentre il figlio è giovane…Mi disse che Ciontoli l’aveva chiamato per risolvere un problema. ‘Robè è successo un guaio. Qui la mia famiglia ha fatto un casino, c’è il ragazzo di mia figlia ferito nella vasca, me devi aiutà. Hanno fatto un guaio grosso“.

L’ex carabiniere però respinge ogni accusa e dichiara: “Questa storia sta diventando imbarazzante un po’ per tutti. Io ho giurato davanti a un tribunale di dire la verità”.

Omicidio Vannini, il ministro Trenta: “Amadori dica tutto quello che sa”

Anche il ministro della Difesa Elisabetta Trenta interviene sul caso dell’omicidio del giovane Vannini, lanciando un monito al brigadiere in servizio a Ladispoli Manlio Amadori, che la sera in cui Marco moriva,  aveva accennato ad un colloquio tra Izzo e Ciontoli, che in merito alla responsabilità dello sparo, disse: “ora inguaio mio figlio”. “Amadori dica tutto quello che sa, Non occorrono autorizzazioni. Ho provato a chiamare il carabiniere su due numeri di telefono ma non risponde. Credo che chiunque sappia qualcosa in più sulla vicenda debba parlare– ha detto il Ministro.

Omicidio Vannini, Roberta Petrelluzzi: “Credo che ormai non siamo più abituati al cercare il perché, ma siamo abituati a tifare”

Io ho bisogno di capire il perché uno fa certe cose“. Così Roberta Petruzzelli risponde invece alle polemiche sollevate dopo la messa in onda della puntata di «Un giorno in Pretura», dedicata all’omicidio di Marco Vannini e riferendosi al polverone sollevato dalla lettera a Martina Ciontoli e per le modalità in cui si è discusso del delitto Vannini in tv.

“Credo che ormai non siamo più abituati al cercare il perché, ma siamo abituati a tifare. O fai parte della curva sud, o fai parte della curva nord. Quando tifi non cerchi le ragioni, ma perché puoi essere contro Si fanno petizioni affinché la ragazza venga cancellata dall’ordine degli infermieri e non possa più lavorare. Vi sembra possibile? Questa cosa mi indigna“- ha dichiarato la Petrelluzzi in merito alla petizione online affinché  Martina venga radiata dall’ordine degli infermieri.

Petrelluzzi: “Martina, non voglio credere che abbia voluto che il tuo fidanzato morisse”

Io voglio capire il perché, non voglio credere che tu abbia voluto che il tuo fidanzato morisse, voglio credere che tu non abbia saputo agire in una situazione di panico- ha detto la conduttrice rivolgendosi alla fidanzata di Vannini, Martina- Ti morirà il ragazzo che amavi e a sparare è stato tuo padre. Una situazione tale può mandare chiunque in uno stato di confusione totale. Ti vogliamo far sapere che siamo assolutamente in disaccordo con questo accanimento mediatico”.

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