Elezioni europee, 51 milioni di elettori al voto: verranno eletti 76 deputati nazionali

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Al via le Elezioni Europee 2019: una guida per il voto

Domani italiani al voto. Nella giornata di domenica in oltre 3.800 comuni si voterà per il rinnovo dei consigli comunali e per eleggere i sindaci e inoltre si voterà per le elezioni europee. Verranno eletti 76 deputati nazionali che avranno il compito di rappresentarci al Parlamento europeo. 73 più i 3 che entreranno in carica dopo la Brexit.

Sono chiamati al voto 51.073.042 elettori tra uomini (24.744.762) e donne (26.328.280): di essi 49.413.168 risiedono in Italia e in Paesi extraeuropei, 1.659.874 in Paesi Ue. Si vota in 62.047 sezioni in tutta Italia.

Elezioni europee: le circoscrizioni

Domani i seggi resteranno aperti dalle 7 alle 23 e l’Italia è divisa in cinque grandi circoscrizioni elettorali: nord-occidentale (I), nord-orientale (II), centrale (III), meridionale (IV) e insulare (V).

Come si vota

Entrati in cabina gli elettori riceveranno una scheda, di colore diverso a seconda della circoscrizione: grigio per l’Italia nord-occidentale (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia), marrone per l’Italia nord-orientale (Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna), fucsia per l’Italia centrale (Toscana, Umbria, Marche, Lazio), arancione per l’Italia meridionale (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria) e rosa per l’Italia insulare (Sicilia, Sardegna). Si vota tracciando sulla scheda il segno X sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta o nel rettangolo che lo contiene.

Si vota con il sistema proporzionale: occhio alle preferenze

Si vota con il sistema proporzionale ed è prevista una soglia di sbarramento, sotto la quale si resta fuori, e’ del 4%. In Non ci sono coalizioni, ciascuna lista corre per se’. Si possono votare massimo tre candidati compresi nella lista votata e nel caso di piu’ preferenze esse devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda e della terza. Si può esprimere una sola preferenza  per i candidati compresi nelle liste di minoranze linguistiche.

L’elettore che si rende conto di aver sbagliato nel votare puo’ chiedere al presidente del seggio di sostituire la scheda per esprimere nuovamente il proprio voto. Il presidente gli consegnerà una nuova scheda e inserirà quella sostituita tra le “schede deteriorate”. 

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