L’Ecomuseo dei Nebrodi occidentali: il laboratorio dell’identità di un territorio dalla storia millenaria

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L’Ecomuseo è una rete di attività culturali, di promozione e sviluppo diffusa e condivisa sul territorio, attivata e sostenuta dalle comunità locali, articolata in nuclei museali e produttivi d’interesse archeologico, etno-antropologico, storico-artistico, architettonico, naturalistico e paesaggistico dei Nebrodi

Con un workshop sui temi “Cura e sviluppo del territorio. Saperi e futuro delle comunità”, giorno 15 maggio alle ore 15,30, ad Halaesa Arconidea (Tusa) presso la chiesa di S. Maria delle Palate,  si avvia il progetto per l’Ecomuseo dei Nebrodi occidentali, innovativo laboratorio dell’identità di un territorio dalla storia millenaria, ricco di testimonianze archeologiche, storiche ed artistiche, caratterizzato da un contesto naturalistico e paesaggistico di grande bellezza e valore, tuttora vitale nelle sue tradizioni popolari e al contempo fucina dell’immaginario contemporaneo.

Dopo la  stipula della Convenzione del 4 febbraio 2019 tra il Polo Regionale di Messina per i Siti Culturali, il Museo di Mistretta e il Consorzio valle dell’Halesa, Il CTS – Comitato Tecnico Scientifico appositamente insediato per lo sviluppo del programma dell’Ecomuseo  composto dall’arch. Gianfranco Anastasio, Direttore del Museo di Mistretta, dal dott. Mario Carmelo Campisi e dall’arch. Angelo Pettineo – propone il primo appuntamento del percorso di accreditamento ecomuseale ai sensi delle Linee Guida approvate con il D.D.G n° 241 del 2 febbraio 2017, con l’obiettivo di promuovere una prima mappatura partecipata delle realtà culturali e sociali del territorio.

L’Ecomuseo si prefigura infatti come una rete di attività culturali, di promozione e sviluppo diffusa e condivisa sul territorio, attivata e sostenuta dalle comunità locali, articolata in nuclei museali e produttivi d’interesse archeologico, etno-antropologico, storico-artistico, architettonico, naturalistico e paesaggistico.

Fra gli obiettivi prioritari la creazione di circuiti interdisciplinari di conoscenza, valorizzazione e fruizione in cui i beni culturali tutti – materiali e immateriali – vengono “messi a sistema” per uno sviluppo equilibrato ed eticamente compatibile delle potenzialità culturali, sociali ed economiche dell’area nebroidea.

L’areale di intervento comprende i Comuni di Castel di Lucio, Motta d’Affermo, Mistretta, Pettineo, Reitano, Santo Stefano di Camastra, Tusa: un ambito geograficamente definito dalle valli dell’Aleso e del Serravalle, contraddistinto da un profilo storico culturale omogeneo, dalla presenza di qualificati servizi e luoghi per attività espositive e da un’ampia varietà di siti culturali e di valore naturalistico, paesaggistico ed  etno-antropologico.

In questo contesto, a rafforzare la proposta ecomuseale, hanno sede il Museo delle Tradizioni Silvo Pastorali di Mistretta e il sito archeologico di Halaesa Archonidea con l’annesso antiquarium inserito nel suggestivo contesto architettonico costituito da una masseria ottocentesca e dalla cinquecentesca Chiesa di S. Maria delle Palate, riedificata su un precedente impianto di epoca normanna.

Proprio la rinnovata chiesa di S. Maria delle Palate ospiterà il workshop, a sancire il suo ritorno alla pubblica fruizione dopo la conclusione dei recenti restauri promossi dal Museo delle Tradizioni Silvo Pastorali di Mistretta, sito periferico del Polo Regionale di Messina per i Siti Culturali, su progetto dell’arch. Giovanni Anastasio.

Un successivo appuntamento sarà programmato per la fine di giugno con un seminario presso il Museo di Mistretta.

 

 

 

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