Il chiosco di Cesare: storia, foto e prospettive della Gelateria-simbolo dell’identità reggina [GALLERY STORICA]

La storia e la ‘leggenda’ di Cesare nasce un secolo fa: ripercorriamone insieme le tappe più importanti attraverso i fatti e le immagini

Chiosco Cesare e Piazza Indipendenza Reggio Calabria
StrettoWeb

Chi dice Reggio Calabria dice gelateria Cesare. E’ un binomio imprescindibile: per gli amanti della gustosa prelibatezza tutta italiana, il chiosco di Cesare è quasi un’istituzione, conosciuta in tutta Italia. Non è raro vedere giovani studenti in gita o gruppi di turisti circondare letteralmente la gelateria, perché andare e Reggio e non mangiare il gelato di Cesare è quasi come non andare al museo per vedere i Bronzi.

Ma quando nasce la storia e la ‘leggenda’ di Cesare? Semplice: un secolo fa. 100 anni fa, infatti, sorgeva la gelateria, all’epoca bar, sul lungomare definito da Gabriele d’AnnunzioIl più bel chilometro d’Italia”. Per oltre un secolo, dunque, la storia di Reggio Calabria, dei reggini, dei piccoli e grandi eventi della città calabrese affacciata sullo Stretto, si è intrecciata con quella del chiosco di Cesare, un sinonimo e una garanzia di qualità e tradizione, che attraverso il gelato è riuscito a soddisfare tre generazioni di italiani.

Parte tutto dalla fine: dopo il disastroso terremoto del 1908, che segnò la fine per molte attività, edifici, punti di incontro, c’era necessità di ripartire, di riprendere in mano le sorti di una comunità, quella reggina, che aveva perso tanto, anche e soprattutto in termini umani. Il sisma, che distrusse Reggio e Messina, devastò anche il lungomare e nel 1918 si pensò di idearne uno tutto nuovo. Insieme ad esso venne edificato un piccolo chiosco verde con annesso bar: caffè e gassose col tappo a pallina erano i ‘punti forti’ del locale.

Il chiosco viene rilevato dalla famiglia Destefano nel 1940, ed è dopo qualche anno che arriva la svolta. Con la seconda generazione, e in particolare con Cesare, avviene il salto di qualità: intuendo che fra i vari prodotti serviti al chiosco, è proprio il gelato ad avere le più grandi potenzialità, il titolare si concentra su quello, approfondendone la conoscenza e curandone la lavorazione, secondo i migliori procedimenti artigianali. I primissimi gusti a trovare posto nel chiosco di Cesare sono il fior di latte, la nocciola, il caffè, il fior di fragola e il limone, insomma pochi gusti, ma dalla qualità eccelsa.

In laboratorio, a supporto del maestro gelataio, c’erano le celebri macchine Sed Carpigiani, ottime per la produzione del gelato, ma con un ‘difetto’ non irrilevante: a causa dei lunghi tempi di lavorazione, non permettevano a Cesare di produrre un numero elevato di gusti, potendo così variare in maniera tale da andare maggiormente incontro alle esigenze dei clienti. Nel 1970 il chiosco di Cesare viene ristrutturato e avviene una svolta ancora più rivoluzionaria rispetto a quella precedente: diventa unicamente gelateria, eliminando il bar. Si tratta della prima gelateria pura di Reggio Calabria, con un banco più grande e numerosi gusti di gelato. Ovviamente, essendo una novità sul territorio e garantendo la qualità di sempre, il successo arriva subito e supera tutte le aspettative: il chiosco diventa un punto di riferimento per tutta la città, i reggini lo scelgono spesso come punto di ritrovo, come punto di partenza o di arrivo di una piacevole passeggiata sul Corso Garibaldi e sul lungomare.

Alla fine degli anni ’80, poi, Cesare lascia il testimone al figlio Davide: dal 1989 il giovane imprenditore si prepara ad affrontare gli anni ’90 e l’approssimarsi del terzo millennio con decisione e con grande lungimiranza; riattrezza così il laboratorio e si dota di una vetrina con ben quaranta vaschette. A questo punto il chiosco di Cesare è pronto per affrontare il futuro, e lo fa venendo incontro ai gusti di tutti, sotto la guida di Davide. E’ proprio lui, infatti, a realizzare i primi variegati, che riscuotono un enorme successo. La nuova generazione dei Destefano, dunque, assume due nuove parole d’ordine, ovvero innovazione e sperimentazione, ma senza perdere mai di vista le proprie origini, le proprie radici e lo spirito paterno sul quale il chiosco è stato edificato: qualità e passione per il gelato.

Articolo pubbliredazionale

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