Calabria, albero secco non viene abbattuto per salvare un nido: elogio alla sensibilità degli operai [FOTO]

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Una bella lezione di ambiente e di civiltà dalla Sila. Grazie alla sinergia tra gli operai, il comune, il loro coordinatore e un noto esperto e appassionato di uccelli selvatici una famigliola di Picchio muratore è sana e salva

Di primo mattino la squadra n.34 di Calabria Verde diretta dal capo squadra Giovambattista Curcio interviene in località Saltante nel comune di San Giovanni in Fiore (CS). La squadra è stata comandata per abbattere un albero di Salice completamente secco. L’albero ormai ridotto in uno scheletro, molto pericoloso per la pubblica e privata incolumità si trova al ciglio di una strada comunale, in prossimità di alcune abitazioni e dove sotto passano pure i fili della linea elettrica e telefonica. Uno degli operai, Antonio Iaquinta, nota che però nel fusto principale è presente un foro dove entrano ed escono due simpatici uccellini con il nutrimento per i pulcini che si trovano all’interno. Fermi tutti.

Manca qualche minuto alle otto è scatta la chiamata a uno che di uccelli selvatici se ne intende giacché li studia e li protegge da sempre. Il noto esperto della materia risponde al nome di Gianluca Congi, fresco della presentazione di qualche giorno fa del suo libro “Atlante fotografico degli uccelli del Parco Nazionale della Sila con inediti contributi sull’avifauna silana”. All’esperto viene spiegata la situazione nei dettagli e basterà poco per trovare la soluzione più adeguata.

D’accordo con il consigliere comunale Luigi Foglia che coordina gli interventi di ripulitura degli alberi nel territorio di San Giovanni in Fiore, gli operai eseguiranno alla lettera i consigli sciorinati da Gianluca Congi, tagliando, grazie al braccio meccanico messo a disposizione dal comune di San Giovanni in Fiore, solo la parte ramificata che, di fatto, costituiva un serio pericolo di caduta sulla strada pubblica. Il tronco è stato salvato, nessun taglio è stato operato come inizialmente previsto. Giusto il tempo di ripulire intorno e di allontanarsi immediatamente dalla zona al fine di dare tranquillità alla coppia di Picchio muratore (Sitta europaea), che da qualche giorno aveva occupato il vecchio albero di Salice, non pensando certamente che quella casa sicura potesse diventare l’ecatombe per i piccoli nati.

Una bella lezione per la salvaguardia dell’ambiente e delle specie animali che certamente servirà da esempio a chiunque debba eseguire dei lavori simili. In un’unica e studiata azione è stata garantita la sicurezza dei cittadini e salvaguardata quella di una piccola famigliola di volatili.

Gianluca Congi consiglia vivamente anche là dove i lavori sono autorizzati, di ispezionare accuratamente ogni angolo delle piante da tagliare o ripulire, anche perché le normative vigenti tutelano la presenza di eventuali nidi, specie in questo periodo. Il Picchio muratore è una specie protetta dalla legge come lo sono anche tante altre specie di uccelli selvatici, stessa attenzione dovrebbe essere riservata in estate quando si aggiustano i tetti delle case dove spesso nidificano i rondoni, uccelli che mangiano miliardi d’insetti e che spesso soccombono per l’imperizia degli addetti ai lavori, basterebbe realizzare i lavori nei periodi giusti e sicuramente prima della nidificazione.

Un ringraziamento speciale agli operai della squadra n. 34 di Calabria Verde che oggi hanno dato un grande esempio di come si può tutelare la natura anche con dei piccoli gesti quotidiani. La natura ringrazia e il Generale Aloisio Mariggiò può essere fiero dei suoi uomini, i veri guardiani della Sila.

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