Beni culturali in Sicilia, il Sadirs risponde all’assessore Grasso: “Straordinari in ritardo per oltre 1000 lavoratori”

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Il Sadirs risponde all’assessore Grasso: “grazie per l’impegno, ma serve maggiore puntualità. Straordinari in ritardo per 1.300 lavoratori dei beni culturali in Sicilia, da pagare ancora 16 mesi”

“Continui ritardi per pagare gli straordinari arretrati a 1.300 lavoratori dei Beni culturali, anche e soprattutto a causa della carenza di personale“. Il Sadirs risponde all’assessore regionale agli Enti locali in Sicilia, Bernadette Grasso, ringraziandola dell’impegno e del pagamento degli arretrati del 2017, ma facendo notare che “il problema resta e il malcontento dei lavoratori aumenta”.

“Resta infatti da saldare il salario accessorio dal 2018 ad oggi, in tutto circa 16 mesi per un importo medio di 3.000 euro a lavoratore, per festivi effettuati garantendo sempre le aperture dei siti. Apprezziamo la sua meticolosa puntualizzazione numerica sul personale in servizio – spiegano Giuseppe Di Paola e Giuseppe Salerno del Sadirs – ma il numero degli uffici è importante. Parliamo di 10 Soprintendenze, 13 musei regionale, due Gallerie d’arte, 4 biblioteche, 5 parchi, 14 Poli archeologici, un centro restauro, un centro catalogo. E in più qualche decina di aree archeologiche sparse in ogni dove in Sicilia. In queste strutture il personale opera su due e tre turni pertanto il numero di unità va moltiplicato per due o tre. Insomma, serve più personale per il buon andamento degli uffici. Inoltre il pagamento delle spettanze al personale è demandato all’assessorato da lei diretto. Non si comprende il tipo di “convenzione” alla quale si fa riferimento”.
Quindi il Sadirs ringrazia ancora l’assessore per l’impegno ma ricorda che “le spettanze sono in sempre ritardo, bisognerebbe garantire maggiore puntualità. Rimaniamo sempre disponibili ad un proficuo confronto, evitando così di alzare ulteriormente il malumore che serpeggia tra i lavoratori”.

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