Bagnara: “un bene confiscato diventerà un centro anti violenza, in arrivo 1 milione di euro”

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A Bagnara saranno destinati 1 milione di euro per trasformare un bene confiscato in un centro per donne vittime di violenza

La tenacia, la forza di volontà e il duro lavoro dell’assessore Silvana Ruggiero hanno portato il Comune di Bagnara ad ottenere un risultato eccezionale per portata e unicità. Infatti, su input dell’assessore Ruggiero l’amministrazione guidata dal sindaco Gregorio Frosina ha partecipato al Pon Legalità 2014/2020 del Ministero dell’Interno posizionandosi al quinto posto di una graduatoria che ha visto accolti solo 12 progetti in tutta la Calabria. Grazie a questo progetto, diligentemente e sapientemente portato avanti in questi mesi, a Bagnara saranno destinati 1 milione di euro per trasformare un bene confiscato in un centro per donne vittime di violenza.

«Mancano le parole per esprimere la soddisfazione nel vedere approvato un progetto su cui ho impiegato forze e risorse – ha dichiarato l’assessore Ruggiero – questo dimostra come quando esiste la volontà anche se con poco personale e zero soldi è possibile realizzare grandi cose. A questo centro tenevo particolarmente perché si va a realizzare il mio desiderio di attenzionare le politiche sociali a 360°. Con questo lavoro, ancora una volta, stiamo dando alla città una risposta importante e presto sarò lieta di illustrare i dettagli del progetto a tutta la città al cospetto di autorità e istituzioni. Per aver creduto in me e in questo progetto ringrazio il sindaco e un grazie per la preziosa collaborazione va a Giancarlo Mamone del Patto Territoriale dello Stretto».

L’iniziativa progettuale ammessa a finanziamento, come evidenziato dalla Ruggiero, è stata curata e redatta dal “Patto territoriale dello Stretto”, società per azioni a prevalente capitale pubblico, con esperienza ventennale  e con il riconoscimento di agenzia di sviluppo locale ai sensi della legge regionale 42 del 2013. Sarà il “Patto territoriale dello Stretto” che, nei tempi previsti dalla convenzione ministeriale e dal crono programma, a curare la progettazione esecutiva, di concerto con l’ufficio tecnico comunale, e fornirà ogni utile supporto anche di carattere amministrativo al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità dell’iniziativa. Importante sottolineare che il centro antiviolenza servirà l’utenza di tutto l’Ambito territoriale 14 e che saranno coinvolti in modo sinergico tutti gli enti e tutte le istituzioni interessare a garantire la più ampia ricaduta sociale.

«Il patto territoriale dello Stretto nell’esprimere profonda soddisfazione per l’esito della proposta progettuale – ribadisce Mamone- coglie l’occasione per ringraziare l’amministrazione comunale di Bagnara Calabra e per essa il sindaco Gregorio Frosina e l’assessore ai servizi sociali Silvana Ruggiero per la fiducia accordata, nel solco di un proficuo rapporto di collaborazione avviato a partire dal bando regionale sul social housing, nell’esclusivo interesse della tutela e salvaguardia delle fasce più deboli e bisognose della collettività».

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