Sacco di Fiumedinisi: chiesti 4 anni e 4 mesi per Cateno De Luca

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La Procura di Messina chiede 4 anni e 4 mesi per Cateno De Luca, 3 anni e 9 mesi per il fratello Tindaro

Il sostituto procuratore Adriana Costabile ha chiesto la condanna a quattro anni e quattro mesi di reclusione per il sindaco di Messina Cateno De Luca, nell’ambito del processo in appello per il “Sacco di Fiumedinisi”, nel quale De Luca è coinvolto in qualità di ex sindaco della cittadina ionica. Chiesta la condanna a 3 anni e 9 mesi e 2 anni e 8 mesi rispettivamente per il fratello Tindaro De Luca e per Benedetto Parisi, presidente della Commissione edilizia di Fiumedinisi. 8 in totale le persone coinvolte nel processo in appello, tra cui ex componenti della giunta municipale. L’indagine per il sacco edilizio risale al 2011,  quando la Procura accese i riflettori sulla costruzione di un albergo e di un centro benessere nel centro ionico, nonché sui lavori per la costruzione di 16 villette e del muro di contenimento del torrente. I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2005 e il 2010. In primo grado i reati contestati a De Luca erano l’abuso d’ufficio, falso in atto pubblico e la tentata concussione, ma la seconda sezione penale, aveva disposto l’assoluzione per l’abuso di ufficio e falso e venne inoltre prescritta la tentata concussione.

 

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