Messina, pianoforte in galleria: De Luca cambia idea. Il contentino del sindaco: “può restare dov’è, ma ad una condizione”

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Svolta sul caso del pianoforte in galleria, il sindaco di Messina cambia idea

Svolta sul caso del pianoforte in galleria. De Luca ha deciso: non verrà rimosso, ma potrà essere utilizzato fino e non oltre le 23:30. Lo comunica il sindaco di Messina sulla sua pagina facebook: “Il pianoforte non si tocca: ma dalle ore 23:30 si dovrà riposare! Accolgo il suggerimento di lasciare il pianoforte nella galleria Vittorio Emanuele, ma dalle ore 23:30 non si potrà più utilizzare. Faremo una rettifica della delibera, seguita da ordinanza“-scrive il primo cittadino.

Una decisione, quella del sindaco, che sa tanto di contentino e di scelta obbligata, dal momento che gran parte della città era pronta a mobilitarsi per impedire che il pianoforte venisse rimosso. La decisione del sindaco non risolve di certo i problemi della  movida selvaggia, ma special modo evidenzia una palese disparità di trattamento nei confronti degli altri residenti del centro storico, che lamentano disturbi alla quiete pubblica ben più gravi rispetto a quelli derivanti da un innocuo pianoforte. Le domande sorgono spontanee: perché lo stop alla musica solo per il pianoforte in galleria? Perché nelle altre zone del Duomo non si vigila sul rispetto delle regole? Perché  il disturbo della quiete pubblica scatta dopo tale orario solo per il pianoforte in galleria, mentre i vari locali possono diffondere musica dal vivo o da discoteca all’aperto, sia nella galleria stessa, che in tutte le aree interessate dalla movida, fino alle 2 di notte, come è successo ieri sera in via Garibaldi e senza che intervenga nessuno?

De Luca: “Ecco il messaggio che mi ha convinto a cambiare idea. Grazie per il suggerimento”

Di seguito il testo integrale della lettera inviata al sindaco di Messina:

Nel corso degli ultimi mesi, in tante e in tanti hanno suonato il “Piano per la città” della Galleria Vittorio Emanuele, riempiendo di musica, magia e socialità questo spazio della nostra città, nell’ottica di quell’idea di “cultura bene comune” che aveva animato le attività dell’Assessorato collettivo alle culture della passata Amministrazione e che stava alla base anche della scelta di dotare Messina del suo primo pianoforte pubblico.
E se oggi l’Amministrazione De Luca vuole spostare il piano da un’altra parte “perché disturba”, se oggi le richieste di una singola persona vengono prima di quelle della collettività, se oggi si vuole far finta che non esistano alternative (quali ad esempio una maggiore regolamentazione dell’utilizzo), noi, semplicemente, non ci stiamo.
E saremo in Galleria Vittorio Emanuele, domenica 14 aprile, a partire dalle 18 e fino a sera, per dirlo chiaramente e per difendere tutte e tutti insieme questo pianoforte.
Ci saranno musicisti e amatori, ci saranno bambini/e e ragazzi/e che il pianoforte stanno imparando a suonarlo, ci sarà la cittadinanza. E speriamo ci sarete anche voi, per suonare qualcosa se vi va, o altrimenti semplicemente per dire all’Amministrazione De Luca che questo pianoforte non si tocca. E che vorremmo che ne comprassero un altro da destinare al Muricello. E poi un altro, e un altro ancora. Questo è il Nostro piano per la città.
Ci vediamo in Galleria”.

Cambiamo Messina dal Basso: “Il dietrofont del sindaco ci riempie di gioia”

Ce l’abbiamo fatta. L’Assessore Collettivo Antonello – Cambiamo Messina dal Basso, insieme a tutte e tutti coloro i quali si sono attivati subito per difendere la Cultura, nelle sue forme ed espressioni più libere e partecipate, hanno costretto il Sindaco a tornare sui propri passi per l’ennesima volta.
Il dietrofront ci riempie di gioia, perché premia una battaglia collettiva e dimostra la potenza della cittadinanza quando si impegna in prima persona per un obiettivo concreto.
Ed è proprio la grande difesa popolare, convinta e partecipata del pianoforte ad essere la più bella vittoria, soprattutto ricordando come in tanti avevano deriso, svilito e criticato la decisione dell’Assessorato alla Cultura di destinare un pianoforte pubblico alla Galleria, dicendo che la città non era pronta e non avrebbe apprezzato, anzi, sarebbe durato poco. Al di là del risultato concreto, già di per sé ottimo, le modalità con cui lo abbiamo conseguito dimostrano come con piccoli gesti di coraggio la città possa crescere, anche sul piano culturale, insieme.
Ma questa vittoria e questo coup de théâtre non devono far dimenticare a nessuno quanto emerso nelle scorse ore rispetto alle ombre sulle possibili ragioni dello spostamento ed alle modalità decisionali seguite, caratterizzate da una gestione della cosa pubblica “ad personam”: tutti aspetti che ci dimostrano in modo preoccupante come la vecchia politica sia tornata in auge nella nostra città, a tutela degli interessi di pochi (meglio se conosciuti) e a scapito del bene comune.
Intanto, preso comunque atto della buona notizia, ci auguriamo che da domani l’Amministrazione De Luca inizi a occuparsi davvero di questo pianoforte, con un’ordinaria manutenzione della quale fino ad oggi ci siamo fatti carico noi insieme ad alcuni cittadini e cittadine di buona volontà ed ai tanti suonatori.
Come ricordava l’appello – che sarebbe la ragione del passo indietro del Sindaco (dice lui) – c’è una “idea di ‘cultura bene comune’ che aveva animato le attività dell’Assessorato collettivo alle culture della passata Amministrazione”. E noi in questa idea ci crediamo. Ed è per questo che, mentre aspettiamo con ansia la revoca della delibera, attendiamo anche l’acquisto di un secondo “piano per la città”, da collocare al Muricello. Seguito da altri pianoforti in altre zone della città, da Nord a Sud“- scrive in una nota il Movimento Cambiamo Messina dal Basso.

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