Tangentopoli e la Seconda Repubblica: 25 anni fa lo tsunami che spazzò i partiti tradizionali

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Tangentopoli e la Seconda Repubblica: 25 anni fa lo tsunami che spazzò i partiti tradizionali. Le elezioni del 94′ sancirono la vittoria di Silvio Berlusconi contro la “macchina da guerra” di Achille Occhetto, ultimo leader del PCI e fautore della “Svolta della Bolognina”

25 anni nasceva la seconda Seconda Repubblica: sicuramente un momento storico fondamentale per la politica italiana stravolta da Tangentopoli, l’inchiesta che ha rivelato un sistema fraudolento che coinvolgeva il mondo politico e l’imprenditoria. Il clima creatosi in quel periodo ed il susseguirsi delle indagini condotte dalla Procura di Milano, decretò la fine della Prima Repubblica, in quanto i partiti che sino ad allora “gestivano” la vita politica vennero spazzati via (Democrazia Cristiana e Partito Socialista Italiano). Si ebbe, quindi, un profondo cambiamento del sistema partitico e un ricambio importante di numerosi esponenti. Nel frattempo, un altro partito storico, il Partito Comunista Italiano, veniva sciolto (non per uno scandalo giudiziario) con la “Svolta della Bolognina” voluta da Achille Occhetto e la confluenza nel Partito Democratico della Sinistra (un’altra parte, contraria allo scioglimento del PCI,  fondò, invece, il Partito della Rifondazione Comunista). Altro momento importante è la cosiddetta “Svolta di Fiuggi” con la scomparsa del Movimento Sociale Italiano e la conseguente nascita di Alleanza Nazionale. Il cambiamento principale avvenne nel 1993 con il passaggio da un sistema elettorale proporzionale, a un sistema maggioritario (denominato Mattarellum, prende il nome dell’attuale presidente della Repubblica), che avrebbe dovuto favorire il bipolarismo e l’alternanza tra due poli contrapposti. Era sicuramente una rivoluzione visto che il principio dell’alternanza mancò sin dalla nascita della Repubblica Italiana perchè il partito storicamente con più voti, la Dc, stringeva alleanze parlamentari che gli permettevano la maggioranza e quindi la nascita dei governi.

Alle elezioni politiche del 27 marzo 1994 il cambio dello scenario politico italiano fu eloquente: i partiti tradizionali non c’erano più, molti esponenti spazzati dalle inchieste. In questa situazione il Pds (nato dalle ceneri del PCI) e la sua coalizione, denominata “macchina da guerra” e che andava dagli ex PCI ai popolari, era nettamente favorita alla vittoria con Achille Occhetto già Premier in pectore, ma un evento stravolse i “piani” al partito di via delle Botteghe Oscure. La discesa in campo di Silvio Berlusconi, il magnate delle Tv private e presidente del Milan, che in circa tre mesi mise in campo un partito, Forza Italia, ed un’alleanza (al Nord con la Lega ed al Sud con gli ex MSI di Fini) che riusci a vincere le elezioni del 94′. Berlusconi, poi, dopo la vittoria elettorale, venne “incoronato” premier il 10 maggio dello stesso anno.

Per completezza, va aggiunto che le elezioni politiche del 4 marzo 2018, con la scomparsa del bipolarismo Centro/Destra e Centro/Sinistra, hanno cambiato nuovamente lo scenario politico della Seconda Repubblica, e potrebbero averne decretato la fine con il Movimento 5 Stelle primo partito e con la Lega che, per la prima volta, ha superato Forza Italia.

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