Il caso dell’insegnante rimasta incinta dello studente 15enne, la sessuologa: “situazioni di devianza e disagio dove tutto è alterato”

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Prato, il caso dell’insegnante rimasta incinta dello studente. La sessuologa Spina: “Situazioni di devianza e disagio dove tutto è alterato. I soggetti coinvolti sono, nella devianza, convinti di amare”

La Sessuologa Rosamaria Spina è intervenuta nel corso del programma “Genetica Oggi” condotto da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus. Sul caso dell’insegnante rimasta incinta dello studente 14enne a Prato. “Dobbiamo tenere conto che così come esiste un transfer in campo psicoterapeutico, esiste un transfer anche in ambito scolastico –ha affermato la Dott.ssa Spina-. Dobbiamo pensare ai docenti come figure di riferimento molto importanti che spesso sono mitizzate a livello anche comportamentale e sociale non solo per la loro professione. Ad oggi i ragazzi possono trovare insegnanti giovani, di bella presenza, affascinanti anche dal punto di vista estetico. Un insieme di sensazioni e sentimenti per ragazzi e ragazze, nel pieno della loro età evolutiva e del loro sviluppo sessuale, che sono difficili da gestire. Fortunatamente le fantasie erotiche sui propri docenti restano appunto fantasie”.

“Oggi fa quasi paura pronunciare la parola pedofilia nei fatti di cronaca, come nel caso del ragazzo di Prato, ma è pedofilia –ha affermato la Dott.ssa Spina-. Questi fatti gravi sono penalmente perseguibili ma non sono solo legati alla giurisprudenza, entriamo in questioni di ordine psicologico e sessuale che riguarda lo sviluppo del minore direttamente coinvolto con tutta una serie di implicazioni che non nascono e non finiscono con il rapporto fra i due. Usare termini edulcorati stende troppi veli su un argomento che ha bisogno di essere raccontato in modo più diretto”. “Ci portiamo dietro un retaggio sociale, per far cadere la colpa sul minore vittima di abusi sessuali, che per la donna è di deresponsabilizzazione. Una sessualità ‘più giustificabile’ nel momento in cui si usa il sentimento come scusa: ‘ero innamorata, qualcosa più forte di me mi impediva di capire cosa stessi facendo, non era gestibile’. Nei casi in cui sono coinvolti degli adulti con delle minori abbiamo invece un meccanismo diverso, l’uomo dice ‘mi ha provocato, sono stato provocato da lei, è stata lei a farmi capire che…’. Un versante molto più fisico e sessuale per l’uomo dunque e di deresponsabilizzazione e sentimentale per la donna”. “Le situazioni, come quella di Prato, sono situazioni di devianza e disagio dove tutto è alterato. Quando una persona parla di amore e sentimento in queste storie, a modo loro nel loro disagio e nella loro devianza dove tutto è alterato, realmente è così. Sono realmente convinti di essere innamorati e di aver agito per il loro bene”.

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