Dario Argento a Rai Radio2: “Asia dalla D’Urso? E’ stata una bruttissima cosa. L’hanno insultata e trattata male”

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Dario Argento a Rai Radio2: “Asia dalla D’Urso? E’ stata una bruttissima cosa. L’hanno insultata, trattata male, lei è una donna con una grande forza, una persona bravissima”

Dario Argento è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta ogni notte dall’1.30 alle 6.00 del mattino.

Il maestro del horror ha parlato dell’ospitata della figlia Asia da Barbara D’Urso: “E’ stata una bruttissima cosa. Io non l’ho vista, ero a prendere il David di Donatello, ma mi hanno raccontato cosa è accaduto. La D’Urso non si è comportata benissimo? Sì. E’ stato brutto che l’hanno insultata, trattata male. Lei è una donna con una grande forza, un grande carattere, una persona bravissima. Io le voglio molto bene, insieme abbiamo fatto tanti film, abbiamo condiviso molte cose importanti”.

Dario Argento, poi, ha parlato del suo rapporto con le donne: “La prima volta che ho fatto l’amore avevo 16 anni, me lo ricordo benissimo. Ero con una ragazza, anche per lei era la prima volta. E’ stata una cosa meravigliosa, una cosa fantastica, indimenticabile. Purtroppo poi quella stessa persona con cui ho avuto questo rapporto è cambiata. Ci siamo lasciati, è finita male. Il mio rapporto con le donne nasce da lontano, è una lunga storia. Quando ero molto giovane andavo a scuola vicino allo studio di mia madre, che era una famosa fotografa specializzata nei volti femminili. Ha fotografato la Loren, la Lollobrigida, la Cardinale, io quando finivo scuola andavo a da lei, aspettavo che finisse di lavorare e poi tornavamo a casa insieme. Stavo in un camerino mentre facevo i compiti e vedevo le più belle attrici italiane prepararsi, truccarsi, farsi fotografare. Queste cose mi sono rimaste impresse, è per questo che nei miei film le donne hanno un’importanza così grande. E’ molto più facile sul set dirigere le donne rispetto agli uomini. Gli uomini riescono con maggiore difficoltà ad immedesimarsi, a lasciarsi andare. Le donne invece hanno una dolcezza, una forza, che è superiore”.

Dario Argento, poi, ha svelato: “Nei miei film la mano dell’accoltellatore è sempre la mia. E’ una cosa che viene da lontano, dal mio primo film. C’era una persona che doveva interpretare l’assassino, ma il pugnale non lo portava bene, lo portava in modo maldestro. Allora ho detto che l’avrei fatto io, l’ho fatto bene e da quel momento in poi ho iniziato a farlo io e ho mantenuto questa cosa in tutti i miei film. In ogni mio film la mano che uccide è sempre la mia. E’ una specie di firma”.

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