Sicilia: in arrivo 10 milioni per il Fondo nazionale agrumicolo

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Agrumi in Sicilia: dal Mipaaft 10 milioni di euro per fondo nazionale filiera agrumicola

Il governo Conte mette a segno un’altra risposta concreta per la nostra filiera agrumicola. È stato approvato oggi in Conferenza Stato Regioni lo schema di decreto del Mipaaft, per l’avvio del Fondo nazionale agrumicolo che sblocca ben 10 milioni di euro. Una bella boccata d’ossigeno per le nostre imprese”. A darne notizia è il vice presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Giancarlo Cancelleri che rilancia l’importanza per la Sicilia dello schema di decreto del Mipaaft, che di concerto con il Ministero dell’Economia, avvierà il Fondo nazionale agrumicolo con un ingente stanziamento. “Ringrazio la sottosegretaria Pesce – spiega Cancelleri – per aver dato seguito alle richieste degli attori della filiera che, specie per la Sicilia, costituisce un’ossatura assai importante e che più volte il Movimento 5 Stelle Siciliano ha proposto durante le nostre visite nelle varie aziende del comparto”.

Nello specifico il decreto prevede:

– 8 milioni di euro per la concessione di contributi per il sostegno al ricambio varietale delle aziende agrumicole danneggiate dal virus tristeza e del mal secco.

– 1,5 milioni di euro per il finanziamento di campagne di comunicazione istituzionale e promozione rivolte ai consumatori per sostenere la competitività e la qualità del settore agrumicolo.

– 0,5 milioni di euro per la concessione di contributi per la conoscenza, salvaguardia e sviluppo dei prodotti agrumicoli DOP/IGP.

“Insomma – sottolinea Cancelleri – notizie attese e importanti che, insieme al protocollo sul trasporto via aerea delle arance in Cina, indicano finalmente un percorso nuovo per i nostri agrumicoltori”. Soddisfatta anche la sottosegretaria Alessandra Pesce: “Abbiamo mantenuto l’impegno preso con tutta la filiera al tavolo agrumicolo, diamo sostegno agli investimenti degli agrumicoltori attraverso il rinnovo varietale e promuoviamo il settore con la comunicazione istituzionale. Passi concreti” – conclude Pesce.

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