Sbaraccamento a Messina, la furia di De Luca contro i deputati Ars: “Fate schifo, se la gente vi manda a cagare ha ragione”

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Sbaraccamento a Messina, De Luca se la prende con la deputazione Ars e chiama in causa anche Musumeci e Micciché: “stralciato l’art 45 proposto in Commissione bilancio da Danilo Lo Giudice. Se questa norma non viene recuperata non possiamo andare avanti con il risanamento. Fate schifo”

Se continuate così non posso che dire che fate veramente schifo e se la gente vi manda a cagare ha veramente ragione”. In diretta da Roma, dove si è recato ieri per cercare insieme al sottosegretario Villarosa una soluzione alla crisi della Città Metropolitana, il sindaco di Messina De Luca nella rivolge un durissimo rimprovero alla deputazione regionale, chiamando in causa anche Musumeci e il presidente Ars Micciché. Lo sfogo di De Luca è in merito allo sbaraccamento a Messina, che nonostante gli sforzi e le ottimistiche previsioni del sindaco, di fatto è ancora lettera morta, a causa dell’impasse di governo e regione. Ieri sera da Palermo l’ennesimo colpo di grazia alla città. A spiegare tutti i dettagli è De Luca in un video:

“Il parlamento siciliano– spiega De Luca- ha stralciato l’art 45 proposto in Commissione bilancio dal deputato Danilo Lo Giudice per sbloccare la cessione delle aree destinate al risanamento che l’Istituto Autonomo Case Popolari di Messina si ostina a non cedere. La norma- prosegue De Luca– prevedeva e chiariva che le aree venissero date gratuitamente all’Agenzia comunale per il risanamento, per superare il conflitto che da 28 anni tiene sotto scacco le famiglie delle baracche”.

Poi l’affondo nei confronti dei deputati regionali messinesi e il monito a Musumeci e Micciché:

Io non capisco- commenta De Luca– con quale logica si stia legiferando. Se questa norma non viene recuperata non possiamo andare avanti con il risanamento. Musumeci, che ha preso impegni con la città di Messina, faccia valere la sua autorevolezza. E Micciché non può stralciare una norma del genere, in contrasto con una norma votata dall’Ars a maggio 2018“.

Su quanto accaduto all’Ars interviene anche il consigliere comunale PD Libero Gioveni, che definisce la vicenda un ennesimo schiaffo alla città e chiede la convocazione di una seduta straordinaria del consiglio comunale a Palazzo d’Orleans: ““Non è più pensabile subire passivamente le continue angherie di chi potrebbe e non fa, di chi promette e non mantiene!”.

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