Porto di Gioia Tauro, l’amministrazione di San Ferdinando: “vicini ai lavoratori”

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Porto di Gioia Tauro, l’amministrazione comunale di San Ferdinando: “le ricorrenti crisi che sconvolgono l’ansia produttiva del territorio e che segnano il destino individuale dei lavoratori e delle loro famiglie, sono il frutto amaro di una politica che ha avuto uno sguardo miope e mutilato e ha impedito una crescita organica e virtuosa del territorio”

“Le ricorrenti crisi che sconvolgono l’ansia produttiva del territorio e che segnano il destino individuale dei lavoratori e delle loro famiglie, sono il frutto amaro di una politica che ha avuto uno sguardo miope e mutilato e ha impedito una crescita organica e virtuosa del territorio;
una politica industriale che non ha creduto nella crescita qualitativa dell’area, ha escluso l’investimento lungimirante sulle potenzialità del porto e oggi è inadempiente rispetto alla realizzazione di quegli obiettivi utili a corrispondere all’imperativo dello sviluppo e ai bisogni occupazionali; una politica che non rispetta gli impegni assunti e che scarica tutte le sue contraddizioni e le sue crisi sui lavoratori che, oltre al disagio, sono costretti a vivere una condizione di incertezza e di assenza di qualunque prospettiva rispetto al futuro”, è quanto scrive in una nota l’amministrazione comunale di San Ferdinando. “Ci si trova di fronte – prosegue la nota- a una realtà che invece di essere valorizzata per creare ricchezza e abbondanza, viene assalita, da chi persegue la propria utilità e il proprio particulare. Vicini al disagio e alla quotidianità preoccupata dei lavoratori, chiediamo che lo Stato operi un ripensamento critico complessivo di questa realtà portuale che ha tutti i requisiti per garantire una nuova edificazione e rendere il territorio pronto a vincere le sfide della contemporaneità”, conclude.

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