La Storia di Louis Buffone, militare statunitense di origini calabresi che visse la tragica esperienza della “marcia della morte di Bataan”

StrettoWeb

Il racconto di Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame” su Louis Buffone, militare statunitense di origini calabresi che visse la tragica esperienza denominata “la marcia della morte di Bataan”

“La marcia della morte di Bataan (il nome con cui è conosciuto il trasferimento forzato, operato dall’esercito imperiale giapponese, di circa 75.000-80.000 prigionieri di guerra filippini e statunitensi in seguito alla fine della battaglia di Baatan, il 9 aprile 1942, durante la durante la campagna delle Filippine) rappresenta ed è considerato un “crimine di guerra”. Questo per le inaudite violenze e privazioni a cui i giapponesi sottoposero i prigionieri”. Il racconto di Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”.

“Tra i coraggiosi sopravvissuti ci fu un soldato statunitense dalle origini calabresi: Louis Buffone (arruolato nella US Army Air Force). Un nipote, Michael A. (Buffone) Zarate gli ha dedicato una tesi (Master of Military Art and Science). In questa vengono ricordate e riportate le atrocità a cui Louis e gli altri furono sottoposti. Dalla sosta a Camp O’Donnell (campo di prigionia dove morirono oltre 20.000 uomini), la sosta nelle tetre miniere di carbone di Fukuoka, il raid di Cabanatuan (quando grazie agli Army Rangers i prigionieri furono liberati) ed infine la “pioggia benefica” dal cielo con gli aerei americani che paracadutarono cibi e medicinali. La durezza della marcia, le condizioni di salute di molti prigionieri, peggiorate dalla carenza di cibo ed acqua (in particolare si diffuse la malaria), nonché la brutalità dei giapponesi (fucilati e decapitati se si fermavano)ha fatto nascere attorno ai sopravvissuti di “Bataan” l’alone della leggenda. Louis Buffone era nato il 3 settembre del 1920 a a Poughkeepsie da Cosimo e Mary Amodeo. Sposò Maria Mauella che gli diede quattro figli Louis Buffone Jr., Stephen, Christopher e Frank e due figlie Michelle e Karen”.

“Fu membro della Defenders of Bataan – Corregidor (organizzazione nata per preservare la storia degli uomini che combatterono e furono prigionieri nell’inferno di Bataan). Louis Buffone visse a Hudson Terrace e, per ben 31 anni, a Marlborough. Il padre Cosimo, giunto negli Stati Uniti all’età di sette anni e sbarcato ad “Ellis Island” dal piroscafo “Brasile”, proveniva dalla Calabria e con ogni probabilità era nato ad Acri in provincia di Cosenza. Louis Buffone morì, dopo una breve malattia, al “Montefiore Hospital” di New York nel 1984. Nel libro “The Fall of the Philippines” di Louis Morton vi è una foto dove, tra gli altri prigionieri, è ritratto anche lui: Louis Buffone (Louis Buffone si è identificò con il nipote come il prigioniero di guerra seduto alla fine della fila). Di lui si parla anche nel libro “Bataan Survivor – A POW’s Account of Japanese Captivity in World War II” di David L. Hardee. Nel 2013 il regista filippino Adolfo Alix Jr. ha girato il film “Death March” dedicato a Bataan”.

Condividi