Epilessia, l’esperto che lavora in Calabria tra Reggio e Catanzaro: “oggi è possibile controllare le crisi nel 70% dei soggetti”

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Epilessia, gli esperti: “le terapie aiutano a controllare le crisi nel 70 per cento dei soggetti”

Attualmente le opportunita’ terapeutiche disponibili contro l’epilessia permettono di controllare completamente le crisi epilettiche nel 70 per cento dei soggetti. Lo hanno ribadito gli esperti della Societa’ italiana di neurologia (Sin) in occasione della Giornata nazionale dell’epilessia, che si celebra oggi. L’epilessia e’ una delle piu’ comuni patologie neurologiche, con circa 500mila persone affette in Italia, e, sebbene possa insorgere a qualunque eta’, il maggior numero di casi si registra in epoca neonatale-infantile e nell’anziano. “La ricerca scientifica e’ molto attiva nel campo dell’epilessia – afferma Umberto Aguglia, coordinatore del Gruppo di studio Epilessia della Sin, ordinario di Neurologia presso l’Universita’ Magna Graecia di Catanzaro e direttore del Centro Regionale Epilessie del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria – e nuovi farmaci vengono periodicamente immessi in commercio, aumentando l’armamentario terapeutico in possesso del neurologo a beneficio sia dell’aderenza terapeutica, sia della qualita’ di vita delle persone con epilessia. In alcuni soggetti resistenti al trattamento farmacologico e’ possibile ricorrere alla chirurgia, intervenendo direttamente nella zona del cervello da cui hanno origine le crisi. Inoltre, negli ultimi anni, grazie alle nuove tecniche di Risonanza Magnetica e di ricerca genetica, e’ migliorata la possibilita’ di riconoscere le cause dell’epilessia e di eseguire, ove possibile, una terapia personalizzata per il singolo paziente”. Molte epilessie che esordiscono in epoca infantile sono ereditarie e, a volte, possono scomparire con gli anni. Il cervello, infatti, e’ una struttura dinamica che si sviluppa, cresce e si modifica nel corso del tempo. Nei soggetti anziani, invece, sono le lesioni cerebro-vascolari (ischemiche o emorragiche) e l’ipertensione arteriosa a costituire i fattori di rischio piu’ rilevanti. “Campagne informative come quella di oggi – conclude Aguglia – sono fondamentali nella lotta all’epilessia una patologia ancora circondata da pregiudizi e disinformazione“.

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