Camila Raznovich a Rai Radio2: “#metoo? Non possiamo negare che tante donne hanno fatto questo come scelta di carriera

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Camila Raznovich a Rai Radio2: “#metoo? Non possiamo negare che tante donne hanno fatto questo come scelta di carriera. Quelle che prendono scorciatoie rendono tutto piu’ difficile per le altre che rifiutano certe logiche”

Camila Raznovich è intervenuta ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta ogni notte dall’1.30 alle 6.00 del mattino.

La Raznovich è tornata su Sanremo: “Sanremo è Sanremo, c’è sempre un po’ di polemica. Mamhood ha vinto, è il più scaricato su Spotify in Italia. Eravamo secondo qualcuno otto incompetenti, le critiche hanno azzerato i miei dodici ad MTV. Battute a parte, mi sono stupita perché in quei giorni è venuto fuori pochissimo il mio passato ad MTV. Quando c’erano gli attacchi alla giuria che non era composta secondo i critici da persone dell’industria, ho pensato che la cosa positiva fosse che mi sia andata l’etichetta di MTV. Forse in tutto il marasma delle critiche e delle polemiche ho scoperto una cosa positiva, che adesso vengono considerata come ‘quella di Raitre'”.

Dal 2014 Camila Raznovich conduce il programma ‘Alle falde del Kilimangiaro’: “Abbiamo apportato una rivoluzione, c’è stato un grande gioco di squadra, i risultati sono al di sopra delle aspettative, siamo felicissimi. Avevo una visione e sono riuscita condividendola insieme alla squadra ad ottenere i risultati che stiamo ottenendo. Siamo molto contenti. Il direttore dell’epoca, Andrea Vianello, ha avuto una visione corretta. Ancora non siamo arrivati all’opera completa, è un cambiamento che richiede costanza ma lentezza. Il pubblico era abituato a un prodotto totalmente diverso, bisogna portarlo piano piano al cambiamento e all’accettazione di qualcosa di diverso”.

Sul #metoo: “Ben vengano tutte le prese di coscienza e di consapevolezza. Detto questo, occhio alla strumentalizzazione. La donna deve denunciare quando ci sono abusi di potere ma non possiamo negare che tante donne hanno fatto questo come una scelta di carriera. Non sto assolutamente parlando degli episodi di violenza, quelli sono una cosa seria, che non mi permetterei mai di commentare. Se invece parliamo degli eventi più gossippari, dico ben venga la presa di coscienza della donna, giusto pretendere dignità e pari opportunità per le donne, ma è anche vero che aiuterebbe noi donne che abbiamo fatto scelte diverse che nessuna accettasse la scorciatoia, perché quella che prende la scorciatoia rende tutto più difficile per quelle che la scorciatoia non la prendono. Non puoi fare un gioco seguendo delle regole e poi lamentarti delle regole. Puoi contestarle, ma facendolo dall’inizio”.

Sulla condizione delle donne in Italia: “C’è ancora tantissima strada da fare. Contate le donne che sono in ruoli manageriali in questo Paese. Contate le donne che sono effettivamente in ruolo di potere in politica in questo Paese e che non sono donne all’ombra di qualcuno. Contate le donne che sono in ruoli importanti a livello universitario. La mia non è una critica politica, è una critica sociale”.

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