Sanità in Calabria, parla Scura: “lascio situazione migliore di quella trovata, sull’Asp di Reggio deciderà il nuovo commissario”

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Sanità in Calabria: le parole di Massimo Scura, commissario ad acta uscente per la Sanita’ in Calabria, parlando con i giornalisti a Catanzaro

Lascio una sanita’ molto migliore rispetto a quella che ho trovato sia per quanto riguarda il numero dei servizi che sono stati attivati a livello ospedaliero, territoriale e della prevenzione e sia sul piano economico. Purtroppo i numeri attuali non sono quelli reali perche’ mancano i flussi sui Livelli essenziali di assistenza che non sono arrivati da Roma. Ma da questo punto di vista sono estremamente tranquillo“. Lo ha detto Massimo Scura, commissario ad acta uscente per la Sanita’ in Calabria, parlando con i giornalisti a Catanzaro.

Sotto il profilo economico – ha aggiunto Scura, con una punta di commozione – abbiamo ancora una perdita piuttosto elevata che nasce soprattutto dal fatto che abbiamo alzato i tappeti sollevando tutta la polvere che c’era sotto e che si traduce in gestione straordinaria. In particolare sono emerse sopravvenienze passive dal passato, soprattutto dal 2007 al 2009, gli anni terribili della sanita’ in Calabria. Debiti e debiti sono stati nascosti sotto il tappeto per fare apparire, all’epoca, in bilanci in pareggio. E questi sono i risultati. Poi c’e’ tutta una questione finanziaria relativa al pagamento di interessi su debiti pregressi e anche su quelli non pagati oggi. Si sta lavorando fortemente su questo versante e sono convinto che la nuova struttura commissariale sapra’ proseguire in tal senso in modo ancora piu’ efficace“.

Al momento, da un punto di vista normativo formale – ha aggiunto Scura – sono ancora il soggetto attuatore e il rappresentante legale dell’Asp di Reggio“. “Il fronte aperto con i lavoratori dei laboratori privati e’ un’invenzione dei laboratori privati. Ci sono delle sentenze del Tar e del Consiglio di Stato. Quando le sentenze erano favorevoli o sembravano essere favorevoli perche’ sospendevano determinati decreti del Commissario, i laboratori privati cantavano vittoria. Adesso che finalmente il Tar ha fatto una sentenza, non una sospensiva, che da’ ragione alla struttura commissariale, le sentenze non valgono piu'”. “Ci sono delle sentenze e le sentenze – ha concluso Scura – vanno rispettate. E vanno rispettate da tutti, pubblici o privati, prefetti, presidenti e via dicendo“.

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