Messina, un hotel con vista sulla Madonnina e un “Acquarium Somnium” in Fiera: ecco il progetto per riqualificare il waterfront della città dello Stretto

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Un progetto per riqualificare il waterfront di Messina: arriva la proposta per un “Acquarium Somniun” in Fiera

All’interno della cittadella fieristica potrebbe sorgere un grande “Acquarium Somnium”: è questo il nome del progetto proposto dal Consorzio Messina World Great Marine, associato al Centro Internazionale di studio per la valorizzazione dell’ambiente e del mare, presentato al commissario dell’autorità portuale De Simone, nell’ambito della manifestazione di interesse per la concessione cinquantennale della Fiera. Il progetto dell’estroso architetto israeliano Mor Temor è dei più ambiziosi e prevede anche un albergo da 25 camere, un ristorante in riva allo Stretto, un’area commerciale e un Museo del Mare. Ad ufficializzare la presentazione della manifestazione di interesse, l’economista e presidente del Cisvam, Ester Miano.“La sua posizione è strategica– si legge in una nota del Cisvam- in quanto, assicura un flusso di visitatori importante tutto l’anno, anche perchè nel 2019, il porto di Messina entra nella top ten italiana del crocierismo, ancora con margini di miglioramento, come riferisce l’Italian Cruise Day.
Inoltre, il nuovo Terminal sarà uno dei poli di attrazione della città di Messina che con  l’Acquarium Somnium sarà un riferimento importante per visitatori locali e crocieristi. Per conferire un ulteriore aspetto Eco al porto di Messina, il CISVAM proporrà anche l’insediamento di un impianto di stoccaggio di biometano liquido, anche galleggiante, per fornire le navi da crociera, offrendo loro grandi economie ad inquinamento pressoché zero”. I costi del  progetto, in project financing, si aggirano tra gli 80 e i 100 milioni di euro.

L’idea di un grande acquario nella città dello Stretto, qualche mese fa era già stata avanzata anche dall’ Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Messina.
Per la realizzazione dell’acquario con annesso museo del mare si era anche affrontato il tema della possibile localizzazione: l’area della ex Fiera, la Villa Sabin, la zona Falcata ed alla fine proprio la Zona Falcata era stata da tutti ritenuta la più idonea ad ospitare l’opera.

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