Debiti del Comune di Messina, Rizzo: “De Luca faccia il punto della situazione”

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Slitta al 28 febbraio la definizione dell’iter, il consigliere di LiberaMe: “Sindaco relazioni in consiglio sull’andamento delle transazioni”

In occasione dell’approvazione della rimodulazione del piano di riequilibrio, l’Amministrazione ha affermato che, al fine di scongiurare il dissesto, sarebbe stato necessario il buon andamento delle transazioni dei debiti. In particolar modo, addivenire ad un accordo con i cd. grandi creditori per ridurre la massa debitoria dell’ente comunale.

Il Consiglio ha condiviso questo approccio, probabilmente l’unico possibile per fronteggiare l’emergenza finanziaria, peraltro così garantendo una parità di trattamento tra i creditori anche in ordine alle modalità transattive“- è quanto ricorda il consigliere di LiberaMe Massimo Rizzo, che riaccende i riflettori sulla questione del pagamento dei debiti del Comune di Messina. Il 23 novembre scorso l’amministrazione fissava al 31 dicembre il termine improrogabile per la definizione dell’iter, termine poi posticipato al 28 febbraio: “Per carità– commenta il consigliere comunale-non è la prima scadenza che questa amministrazione non rispetta e presumibilmente non sarà l’ultima. Anche perché spesso fissa termini temporali disancorati dalla realtà e da una valutazione obiettiva delle difficoltà effettive. Come fosse una promessa da campagna elettorale, piuttosto che un impegno di un’amministrazione in carica.

Tuttavia, pur considerando che pochi avevano creduto fosse possibile rispettare quel termine, e certamente ancor meno vi avevano fatto affidamento i consiglieri comunali e nessuno che tra questi sia un addetto ai lavori aveva reputato credibile la data fissata, oggi il civico consesso non conosce l’evoluzione della situazione.

Per questa ragione, quale Presidente della Commissione bilancio, ho ritenuto opportuno invitare il Sindaco, probabilmente per la prossima seduta di lunedì (salvo impegni improrogabili del primo cittadino), a riferire in aula sull’andamento degli accordi transattivi: quante transazioni stanno addivenendo a buon fine, per quali importi, con quali creditori e con quali modalità”.

“Non si tratta- spiega Rizzo- solo di adempiere ad un corretto obbligo informativo che il Sindaco ha nei confronti del Consiglio Comunale (e quindi della Città), ma di instaurare il necessario rapporto collaborativo, su un corretto piano istituzionale, che si auspica possa condurre al risanamento finanziario dell’ente. Il Consiglio, infatti, in ragione dei chiarimenti e degli aggiornamenti ricevuti, potrebbe suggerire linee di indirizzo finalizzate all’esito positivo dell’iter amministrativo. E in ogni caso, sarà l’organo preposto ad approvare le eventuali transazioni concordate e come tale intende assumere sin da subito un ruolo di compartecipazione primaria nella definizione della complessa vicenda. La responsabilità, però, passa attraverso la consapevolezza”.

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