Congresso Pd, volano gli stracci: “a Reggio Calabria opera di banditismo politico”

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Congresso Pd, volano gli stracci: “nella federazione provinciale del Partito Democratico di Reggio Calabria si è deciso di far divenire le riunioni per il congresso nazionale del Partito una mera pratica burocratica, con risultati già decisi a tavolino”

“Abbiamo dinanzi a noi in queste settimane un Partito che si ostina ad essere parassitato a vecchie e usurate logiche stantie che non fanno altro che umiliare e bistrattare la vera, reale militanza, linfa di ogni comunità che fa della politica una passione per perseguire il bene collettivo. Nella federazione provinciale del Partito Democratico di Reggio Calabria, invece, si è deciso di far divenire le riunioni per il congresso nazionale del Partito una mera pratica burocratica, con risultati già decisi a tavolino. Un congresso, quindi, che nella provincia di Reggio diventa un giochino da realtà virtuale, ma togliendo gli occhialini blu e rossi ci si rende conto che la discussione politica, il confronto e dibattito propri di questa fase congressuale non sono nemmeno ipoteticamente contemplati. Lo dimostra il fatto che da settimane chiedo, invano, il calendario delle convenzioni di circolo al responsabile organizzazione regionale del PD, che è anche Presidente della Commissione regionale per il congresso, che è anche commissario del Pd della federazione provinciale di Reggio Calabria (si, un factotum-facnullum)”, è quanto scrive in una nota Alessia Bausone, Coordinatrice regionale mozione Boccia. “Non contenta dell’ostruzionismo del pluri-incaricato responsabile, contatto il Presidente della commissione provinciale di garanzia di Reggio Calabria De Maria che –prosegue– dopo aver voluto da Roma la documentazione relativa alle nomine della mozione Boccia in commissione per il congresso, è successivamente sparito, salvo poi negare, per iscritto, la possibilità di avere il calendario delle tanto attese riunioni di circolo. Va rilevato questo ergersi di una muraglia contro ogni minimo spiraglio di democraticità e trasparenza nel Partito”“Si tratta, aihmè -aggiunge- di una vera e propria opera di banditismo politico. Nessuna convenzione, probabilmente molti verbali di voto. Ovviamente sarà tutto prontamente impugnato (e denunciato), circolo per circolo, perché l’impossibilità oggettiva di presentare la mozione a causa di questo vile ostracismo invalida una procedura fumosa messa in piedi da una federazione che a causa di pochi personaggi, più che di un commissario di Partito ha bisogno di un commissario di polizia”, conclude.

 

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