Wanda Ferro: “su carenze infrastrutturali in Calabria ministro Toninelli sia conseguente”

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Wanda Ferro: “con la sua visita in Calabria il ministro Toninelli ha potuto verificare di persona quanto gravi siano le carenze infrastrutturali della regione, che non ha, per usare le sue parole, le infrastrutture minime che servono ai cittadini”

“Con la sua visita in Calabria il ministro Toninelli ha potuto verificare di persona quanto gravi siano le carenze infrastrutturali della regione, che non ha, per usare le sue parole, le infrastrutture minime che servono ai cittadini. E’ già un primo passo che abbia preso contezza della situazione, ora mi auguro che sia conseguente nell’azione di governo”. E’ quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia on. Wanda Ferro, che prosegue: “Alla Camera avevo presentato un emendamento alla legge di bilancio che puntava a destinare alle Province la metà degli introiti provenienti dalle contravvenzioni in materia ambientale – attualmente stimati in circa 10 milioni di euro/annui che restano interamente allo Stato -, risorse che gli enti intermedi potranno utilizzare per interventi di tutela dell’ambiente e per la manutenzione e la messa in sicurezza della rete viaria di competenza. Spero che ora il ministro Toninelli e la sua maggioranza decidano di destinare risorse adeguate alle Province per l’ammodernamento e la manutenzione della viabilità interna, considerato che la riconsegna delle delle ex statali all’Anas – che abbiamo più volte sollecitato – è avvenuta soltanto parzialmente ed ha escluso importanti arterie che, soprattutto nel Vibonese, necessitano interventi urgenti di messa in sicurezza. Un altro emendamento che avevo presentato – bocciato in quanto giudicato troppo ‘localistico’ – puntava al finanziamento della diga del Melito, un’opera necessaria all’approvvigionamento idrico dell’area centrale della Calabria e strategica per lo sviluppo dell’economia agricola dell’intera regione. Spero che il ministro voglia riconsiderare l’impegno del governo per la realizzazione di quest’opera, insieme alle altre questioni storiche come la statale 106, l’autostrada, l’alta velocità ferroviaria, gli interventi per la prevenzione del dissesto idrogeologico, facendo seguire alle parole i fatti”.

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