Reggio Calabria, il sindaco di Polistena: “emendamento ex Lsu-Lpu insufficiente per favorire la stabilizzazione”

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Reggio Calabria, il sindaco di Polistena: “dopo aver letto la bozza di emendamento fatta circolare dagli ambienti della maggioranza del Governo M5S-Lega a proposito dei 4500 lavoratori ex LSU-LPU calabresi, riteniamo che il testo, per come formulato, sia del tutto insufficiente”

“Dopo aver letto la bozza di emendamento fatta circolare dagli ambienti della maggioranza del Governo M5S-Lega a proposito dei 4500 lavoratori ex LSU-LPU calabresi, riteniamo che il testo, per come formulato, sia del tutto insufficiente a risolvere la problematica nel segno della stabilizzazione. Al momento, traspare quale unica e sola possibilità per gli enti locali una proroga dei contratti in essere sino al 31 ottobre 2019. La cosa più grave è però che con questo emendamento si corre il rischio di mettere in quarantena il processo di stabilizzazione anche per quelle amministrazioni che avrebbero, con risorse proprie, potuto assumere in tutto o in parte i lavoratori”, è quanto scrive in una nota Michele Tripodi, sindaco di Polistena. “Tutto, secondo quanto si legge nell’emendamento -prosegue- sarebbe posticipato e delegato al Dipartimento di funzione pubblica che dovrebbe in una fase successiva organizzare la formulazione di una graduatoria unica regionale da stilare con gli stessi meccanismi procedurali validi per la mobilità dei dipendenti nelle pubbliche amministrazioni. Ciò vuol dire che la maggior parte dei lavoratori non sarebbe stabilizzata subito e, tra essi, non tutti presso gli enti e comuni dove attualmente sono inquadrati. La proposta di emendamento pertanto non fa compiere passi in avanti e la condizione dei lavoratori, con i quali solidarizziamo totalmente, sarà destinata a peggiorare insieme a quella dei comuni, che senza la forza lavoro del bacino degli ex LSU-LPU, si troverebbero costretti a chiudere servizi fondamentali per la popolazione. Ciò detto, auspichiamo infine la revisione del testo da inserire in manovra che, dal nostro punto di vista, deve porre al centro l’obiettivo della stabilizzazione dei lavoratori quale priorità assoluta accordando per legge tutte le opportune deroghe alle capacità assunzionali ed ai tetti di spesa, nonchè le relative risorse aggiuntive, di cui per ora non si vede traccia”, conclude la nota.

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