Cambiamenti climatici, la Sicilia a rischio desertificazione: ecco il Calendario dell’Ambiente del Cea di Messina

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Cambiamenti climatici e rischio di desertificazione: il Cea di Messina lancia il Calendario dell’Ambiente. Oggi la  l’anteprima della presentazione presso la sede di Legambiente di Taormina/Valle Alcantara. Il calendario riporta il contributo di stagisti e tesisti dell’Ateneo di Catania

Il Cambiamento Climatico è una realtà che sta colpendo persone, comunità, ecosistemi. I segnali sono sempre più numerosi: dall’aumento del livello dei mari, alla fusione dei ghiacci artici, alle modificazioni delle correnti marine, alle ondate di calore ai fenomeni alluvionali sempre più frequenti. Il cambiamento climatico sta provocando sempre più vittime e disagi. L’ultimo rapporto dell’IPCC auspica che il riscaldamento globale del pianeta non superi 1,5°C. Da anni ascoltiamo tanti buoni propositi a parole, ma rileviamo poche azioni e ancor meno risultati per cercare di evitare i fenomeni più catastrofici e la Polonia sta ospitando la COP 24. Ben vengano quindi tutte quelle iniziative in grado di generare maggiore sensibilizzazione.

I Centri di Educazione Ambientale (CEA) Messina e Ramarro Sicilia lo fanno attraverso un Calendario Ambientale, una tradizione inaugurata otto anni or sono, ponendo al centro un tema ogni anno. Il Calendario Ambientale (www.calendarioambientale.it) nel 2019 è dedicato al tema dei Cambiamenti Climatici e Rischio Desertificazione in Sicilia, un primato della Sicilia nell’area mediterranea che reclama urgenti azioni mitigative.

La Sicilia dispone di qualificate conoscenze scientifiche attestate da una ricca letteratura. Le restituzioni cartografiche del calendario sono un esempio di interrogazioni di un Data Base Geo- Riferito (250 milioni di dati in linea) arricchito nel tempo attraverso un lavoro capillare e certosino di centinaia di tesisti e stagisti dell’Ateneo catanese ai quali viene dedicato, per l’impegno profuso, questo calendario.

Ecco chi ha contribuito al progetto:

Rachele Castro – Laurea Specialistica in Scienze Ecologiche (A.A. 2005‐2007). L’esperienza di elaborazione della mia tesi è stata intensa, coinvolgente, ricca di momenti significativi e formativi sia sotto il profilo tecnico‐scientifico sia da un punto di vista umano e valoriale, grazie soprattutto al contributo del Prof. Piccione, mio relatore nonché un vero e proprio modello al quale ispirarsi per tutti quegli aspetti che fanno di un individuo un buon professionista e una brava persona. Il tema della desertificazione è complesso e poliedrico, proprio per questo diventa una grande occasione per imparare a ragionare al di là dei confini geografici, dei limiti disciplinari e delle semplici dinamiche causa‐effetto. Queste attitudini, unitamente al pensiero divergente, sono quel set di abilità acquisite che hanno fatto la differenza nel corso della mia carriera lavorativa.

Vincenzo Malacrinò ‐ Laurea Magistrale in Scienze per la Tutela dell’Ambiente (AA. 2014 ‐ 2015). “L’esperienza nell’elaborare la mia tesi sperimentale è stata viva, ricca di significato scientifico ma soprattutto di calore umano. Proprio quest’ultimo non si può studiare sui libri di testo bensì essere trasferito da cuore a cuore. In questo senso l’Università di Catania si è distinta attraverso alcuni docenti capaci di scrivere nel “Libro della mia Vita” valori e sentimenti, elementi che oggi più che mai sono necessari ed indispensabili per tracciare un’autentica firma nello scenario del mondo presente caratterizzato da una fredda ed imperante tecnologia. Il relatore della mia tesi, il Prof. Piccione, è stato per me un valido esempio di Scienza che trasmette emozioni, di vita che promuove il coraggio di essere “umani”, ossia persone che assieme alla mente presentano il cuore”.

Valentina Rapicavoli – Laurea Specialistica in Scienze per la Tutela dell’Ambiente (AA. 2014 ‐ 2015). “La Sicilia ha ancora molto “suolo fertile” su cui puntare: con grande Amore per la nostra terra e passione per vincere le “avversità”; il gruppo di ricerca con cui mi pregio di aver collaborato è una promessa di speranza per il futuro. Ricerca scientifica ma anche ricerca dei valori “umani”. Ho trovato un grande Maestro di scienza e di vita, il Prof. Piccione, ed un gruppo di amici sinceri con cui lavorare in sintonia e sinergia”.

Vincenzo Veneziano ‐ Laurea in Scienze Biologiche (AA. 2000 – 2001). “L’esaltante esperienza scientifica della mia tesi sul tema della desertificazione è stata arricchita da rapporti umani sfociati in profonda amicizia. Fra tutti con il maestro di vita, il relatore Prof. Piccione, per i preziosi insegnamenti, ma soprattutto per avermi fatto scoprire e apprezzare il mondo della ricerca. Una passione che ancora coltivo pubblicando e collaborando con il suo team”.

Prof. Maria Alessandra Ragusa ‐ Ordinario di Analisi Matematica UNICT, Presidente del Comitato Scientifico dell’IRSSAT e Delegata del Rettore per l’Internazionalizzazione nell’ambito scientifico. “Nella qualità di Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Scienze per la Tutela dell’Ambiente ho presieduto numerose sessioni di Laurea e ho avuto modo di apprezzare le ricerche sui cambiamenti climatici e il rischio desertificazione in Sicilia presentati da tanti giovani studenti che hanno brillantemente concluso i loro studi sotto la guida del Prof. Vincenzo Piccione.Sono rimasta talmente colpita dalla rilevanza dei temi affrontati da decidere di dare il mio contributo scientifico di docente di Analisi Matematica. Non solo sono diventata anch’io relatrice di tesi sul tema ma con il team del prof. Piccione sto elaborando algoritmi che aiuteranno a monitorare la “febbre dei territori”. Spero di vedere tradotte queste conoscenze scientifiche in strumenti di monitoraggio, soprattutto per la mia terra di Sicilia che è affetta da un elevato rischio desertificazione. Un doveroso plauso all’Ing. Francesco Cancellieri, Presidente del CEA Messina, e al Prof. Renato Carella, Presidente del CEA Ramarro Sicilia, per il grande impegno profuso nell’azione di sensibilizzazione sociale su questi temi.

Ogni mese del calendario è dedicato ai seguenti temi:

GENNAIO ‐ Rischio desertificazione in Sicilia nella prima metà del XX secolo

FEBBRAIO ‐ Qualità climatica in Sicilia nella prima metà del XX secolo

MARZO ‐ Rischio desertificazione in Sicilia nella seconda metà del XX secolo

APRILE ‐ Qualità climatica in Sicilia nella seconda metà del XX secolo

MAGGIO ‐ Rischio desertificazione in Sicilia nel 2030 (previsione su dati della NASA)

GIUGNO ‐ Qualità climatica in Sicilia nel 2030 (previsione su dati della NASA)

LUGLIO ‐ Siccità in Sicilia. Intensità (a) e Durata in mesi (b) nella prima metà del XX secolo, Intensità (c) e Durata in mesi (d) nella seconda metà del XX secolo

AGOSTO ‐ Aridità in Sicilia. Intensità (a) e Durata in mesi (b) nella prima metà del XX secolo, Intensità (c) e Durata in mesi (d) nella seconda metà del XX secolo

SETTEMBRE ‐ Variazione del rischio desertificazione nei territori comunali della Sicilia fra prima e seconda metà del XX secolo

OTTOBRE ‐ Variazione del rischio desertificazione nei territori comunali della Sicilia fra seconda metà del XX secolo e l’anno 2030 (previsione)

NOVEMBRE ‐ Rischio desertificazione nei territori del Parco regionale dei Nebrodi nella prima (a) e seconda metà del XX secolo (b) e delle Madonie (c,d)

DICEMBRE ‐ Rischio desertificazione nei territori del Parco regionale dell’Etna nella prima (a) e seconda metà del XX secolo (b) e dei Sicani (c,d)

Per quanti intendano approfondire il tema Desertificazione possono visitare la pagina dedicata su www.irssat.it.

Oggi dalle ore 16:00 l’anteprima della presentazione presso l’Hotel Palladio a Giardini‐ Naxos, presso la sede di Legambiente di Taormina/Valle Alcantara.

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