Bancarotta fraudolenta: condannato il cugino del boss latitante Matteo Messina Denaro

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Il cugino del boss Matteo Messina Denaro condannato insieme alla moglie per bancarotta fraudolenta patrimoniale

Il Tribunale di Marsala ha deciso la condanna a tre anni e 8 mesi di carcere, 8 in più rispetto a quanto aveva chiesto il pm Volpe, nei confronti di Mario Messina Denaro, 65enne cugino del boss latitante di Cosa Nostra, Matteo. L’accusa è di bancarotta fraudolenta patrimoniale, la stessa per la quale è stata condannata anche la moglie dell’imputato, Benvenuta Anna Maria Forte, che dovrà scontare la pena di tre anni di reclusione. Entrambi i coniugi, assolti invece per il reato di bancarotta documentale, secondo l’accusa, nel 2009, avrebbero venduto merce in nero per un milione e 180mila euro. I fatti si riferiscono al caseificio di Castelvetrano della cui ditta, la “Forte Benvenuta Anna Maria”, a donna era legale rappresentante e il marito amministratore. ll caseificio fu dichiarato fallito nel 2015 dal tribunale di Marsala. Nel dicembre 2013 il cugino del boss latitante venne arrestato nell’ambito dell’operazione “Eden” con l’accusa di tentata estorsione nei confronti della titolare di una clinica a Castelvetrano e scontò la pena di 4 anni e 2 mesi di reclusione.

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