A Reggio Calabria la conferenza “Ai vertici della letteratura contemporanea: il siciliano D’Arrigo, il calabrese Occhiato”

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Il Centro Internazionale Scrittori della Calabria, nell’ambito del ciclo “Miti e suggestioni nelle voci del Sud… del mondo” promuove la conferenza “Ai vertici della letteratura contemporanea: il siciliano D’Arrigo, il calabrese Occhiato”

Lunedì 19 novembre 2018, alle ore 16:45, presso la Biblioteca comunale “P. De Nava”, il Centro Internazionale Scrittori della Calabria, nell’ambito del ciclo “Miti e suggestioni nelle voci del Sud… del mondo” promuove la conferenza “Ai vertici della letteratura contemporanea: il siciliano D’Arrigo, il calabrese Occhiato”. Relazione a cura di Giuseppe Rando, ordinario di Lingua e Letteratura Italiana dell’Università di Messina, responsabile di italianistica e componente del Comitato Scientifico del Cis. Fortunato Stefano D’Arrigo (Alì Terme, 15 ottobre 1919 – Roma, 2 maggio 1992), scrittore italiano, ha pubblicato poche opere letterarie tra cui il romanzo più importante “Horcynus Orca”, considerato un caso letterario, sia durante la stesura, durata più di vent’anni, che al momento della pubblicazione presso Mondadori nel 1975. Intorno agli anni 50 le sue poesie dal titolo “Codice siciliano” vengono pubblicate prima da Scheiwiller nel 1957 e poi ripubblicate da Mondadori, con l’aggiunta di altre poesie, nel 1978. Giuseppe Occhiato (Mileto provincia di V. V.,1934 – Firenze, 2010) esordì nella narrativa nel 1989 con il romanzo “Carasace” dove racconta l’incursione aerea dell’estate del 1943 da parte angloamericana e la conseguente strage di civili. Nel 2000 ha pubblicato “Oga magoga” che vinse, nel 2003, il premio letterario “Corrado Alvaro”. Ha pubblicato inoltre “Lo sdiregno” nel 2006 e “L’Ultima erranza” nel 2007. L’ultimo suo romanzo sull’”Opera dei Pupi” è rimasto inedito.

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