Messina, la Regione dà ragione a De Luca: salta il referendum per il Comune di “Montemare”

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Salta il referendum per il Comune di Montemare, il sindaco di Messina tira un respiro di sollievo: “Risparmiati 700 mila euro”. Duro monito del consigliere Cacciotto: “De Luca torni ad occuparsi dei villaggi e del decentramento nelle circoscrizioni”

Salta, almeno per il momento, il referendum consultivo a Messina per la costituzione del nuovo comune di Montemare. La chiamata alle urne era prevista il 16 dicembre prossimo e da Palazzo Zanca era già partita la procedura per le iscrizione all’albo degli scrutatori. Con un post su fb, e con tanto di documentazione allegata, il sindaco di Messina De Luca, tira un respiro di sollievo.

Lo stesso De Luca aveva presentato un ricorso al presidente della Regione contro il decreto autorizzato per il referendum, che vede coinvolti 12 villaggi “secessionisti” a nord di Messina. Il sindaco aveva opposto motivi legati alla grave situazione economico-finanziaria di Palazzo Zanca, oltre a quelli legati all’illegittimità costituzionale della proposta avanzata dal Comitato promotore.

Le ragioni di De Luca hanno dunque prevalso e la Regione ha sospeso il decreto referendario pubblicato in Gazzetta.

De Luca tira quindi un respiro di sollievo, dal momento che nelle casse del comune si risparmieranno circa700 mila euro. Ma le esternazioni del sindaco non sono piaciute al consigliere Cacciotto che, seppur contrario al referendum, ricorda che il sindaco è stato eletto grazie anche al voto dei residenti dei villaggi. Il consigliere della Terza Circoscrizione chiede al sindaco maggiore attenzione alla richieste dei residenti dei villaggi e torna a ribadire la necessità di attuare il decentramento nelle circoscrizioni:

“Non ero d’accordo e non sono d’accordo sul referendum “Montemare” perché Messina non può fare a meno di una parte bellissima della città, come quella nord- dice Cacciotto- La sospensione del referendum però, non può essere salutata dal Sindaco come un sospiro di sollievo perché si sono risparmiati 700 mola euro; se il discorso è così semplicistico significa che non è stato capito il valore del referendum. Ci sono tante zone della città, le periferie ed i villaggi che stanno male. Messina non è solo piazza cairoli e De Luca lo dovrebbe sapere bene dato che nei villaggi ha fatto la sua fortuna elettorale . Spero- conclude il consigliere- che terminata la maratona del salva Messina il Sindaco ritorni a fare il Sindaco di “strada” quello che i cittadini si aspettano. Dia vita al decentramento amministrativo, l’unica risposta alla insofferenza dei cittadini dei villaggi. In caso contrario le scissioni referendarie difficilmente si potranno “stoppare”. 

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