Ordine Milizia Cavalieri dello Spirito Santo: celebrata la cerimonia delle investiture

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La cerimonia si è svolta nella Chiesa di Santa Maria Alemanna a Messina. Nomina di Barone a Vincenzo Lotito di Imperia e di Cavaliere dell’ Ordine della Milizia dello Spirito Santo ad Antonino Pennisi di Reggio Calabria e come Dama a Patrizia Rizzo

“La Chiesa con tutti i suoi fedeli forma un solo corpo, ma la società è divisa in tre ordini. Infatti la legge degli uomini distingue due condizioni: il nobile e il servo non sono sotto una stessa legge. I nobili sono guerrieri, protettori della Chiesa, difendono con le loro armi tutto il popolo, grandi e piccoli, e ugualmente proteggono se stessi. L’altra classe è quella dei servi. Dunque la città di Dio, che si crede essere una sola, è in effetti triplice: alcuni pregano (oratores), altri combattono (bellatores) ed altri lavorano (laboratores). Questi tre ordini vivono insieme e non possono essere separati; il servizio di uno solo permette l’attività degli altri due e ognuno di volta in volta offre il sostegno a tutti”.

Secondo, questo antico ma sempre valido schema, il ruolo dei cavalieri è dunque quello di difendere gli indifesi e la società cristiana, la Chiesa e la religione. Nasce così quel concetto di cavaliere, uomo forte e valoroso che, incurante dei pericoli e dei rischi, è pronto a mettere a repentaglio la propria vita pur di fare del bene. Il massimo eroe di questi tempi è Rolando, nipote e paladino di Carlo Magno. Ma l’immagine del cavaliere senza colpa e senza macchia non sarà affatto eterna; infatti basta spostarsi in avanti di qualche secolo e lo si vede intento solo nel pensare alle proprie ricchezze ed ai beni materiali, perdendo così di vista quei valori così nobili che gli rendevano quasi una valenza divina. Questa perdita dei valori si noterà anche nella letteratura: le prime esperienze di letteratura cavalleresca presentano l’immagine del cavaliere che è pronto a cedere la propria vita pur di veder realizzarsi gli ideali di purezza, libertà, religiosità,devozione a Dio e alla Patria. Le donne, i cavallier..l’arme,gli amori,le cortesie, l’audaci imprese io canto che furo al tempo che passaro i Mori d’Africa il Mar e in Francia nocquer tanto….” oggi ridivengono attuali, anzi rianimano e fanno, per così dire, rivivere lo Spirito Crociato. Del resto da questo spirito dobbiamo trarre vigore se vogliamo salvaguardare la cristianità nel suo insieme ed i valori tutti e le conquiste ultramillenarie della civiltà occidentale. Ecco il rifiorire delle nomine Cavalleresche che hanno un senso però solo se escono dalla secolare cristallizzazione,in cui le innumerevoli divisioni di potere le hanno confinate, recuperando lo spirito della fraternità e della comunanza di progetti e di intenti che ne determinarono la nascita. La tematica dei Templari : l’onore della prestigiosa appartenenza, la devozione al Tempio ed alla Cristianità, la Povertà divenuta virtù, risorgono oggi contro la maldicenza, l’invidia, l’emarginazione e la scomunica, con la drammatica bolla di Clemente V ( tra il 1312 ed il 1314), che produssero la “fuga”di molti dei Cavalieri rosso-crociati verso il porto sicuro dei fratelli Teutonici. Solo una parte di Cavalieri Templari, i ”portaspada” di Livonia o “Templari del Nord”, rimasero nei secoli fedeli al loro Signore il Granduca di Pomerania e Livonia che ancor oggi ne detiene la fons honorum. E’ con questo spirito che SAR il Principe Don Guerrino I Perna dei Paleologo Laskarjs di Cephalonia ha effettuato le investiture del Suo Ordine Cavalleresco della Milizia dello Spirito Santo,Ordine non Nazionale e di Collazione del’Antico Casato a cui appartiene. La fastosa cerimonia si è svolta, domenica mattina, nella Chiesa di Santa Maria Alemanna a Messina. Nomina di Barone a Vincenzo Lotito di Imperia e di Cavaliere dell’ Ordine della Milizia dello Spirito Santo ad Antonino Pennisi di Reggio Calabria e come Dama a Patrizia Rizzo.

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