Caso “Gambling”: a Reggio Calabria patteggiamento e condanne ridotte per 6 imputati, cancellata l’aggravante del metodo mafioso

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Accolte oggi le richieste di patteggiamento presentate da sei imputati nel procedimento “Gambling”

La Corte d’Appello di Reggio Calabria ha accolto oggi, con il parere favorevole della Procura della Repubblica, le richieste di patteggiamento presentate da sei imputati nel procedimento “Gambling”. Ridotte quindi le condanne inflitte in primo grado – nel luglio 2017 – all’avvocato Andrea Vianello (da 8 anni a 2 anni e 6 mesi, con dissequestro e restituzione dei beni sequestrati), a Margherita Giudetti (da 6 a 2 anni di reclusione), Domenico Manti (da 6 a 2 anni), Fortunato Stracuzzi (da 6 a 2 anni), Dario Montuori (da 4 a 2 anni) e Domenico Madeo (da 4 anni a 1 anno, 6 mesi e 20 giorni). Per tutti è stata cancellata l’aggravante del metodo e dell’agevolazione mafiosa: secondo fonti interpellate da Agipronews, i soggetti cui è stato concesso il concordato in appello non avevano la consapevolezza che la partecipazione all’associazione finisse per avvantaggiare la ‘ndrangheta, come è poi emerso dai verbali del super pentito Mario Gennaro. Anche altri imputati avevano richiesto il patteggiamento, senza riuscire ad ottenerlo per il parere contrario della Procura. Per Giudetti, Madeo, Manti, Montuori e Stracuzzi la Corte d’Appello ha riconosciuto il beneficio della sospensione condizionale della pena, a Madeo e Montuori anche la non menzione nel casellario giudiziale. L’operazione “Gambling”, condotta a livello internazionale contro le scommesse online illegali, è stata condotta nel luglio 2015 dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. Il blitz aveva portato al sequestro di beni per oltre 2 miliardi di euro e all’arresto di 41 persone.

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