Arte: addio al pittore Piero Guccione, Sgarbi: “Il più grande gli ultimi 50 anni”

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È morto in Sicilia il pittore Piero Guccione, Sgarbi: “ha rappresentato la sintesi suprema di pittura figurativa e astratta”

Addio al pittore siciliano Piero Guccione. L’artista è morto oggi a Modica, in provincia di Ragusa, nell’hospice dell’ospedale Maggiore in cui era ricoverato da qualche giorno. Classe 1935, nato a Scicli, è stato assistente di Renato Guttuso dal 1966 al 1969 ed ha partecipato ad importanti esposizioni pubbliche, nazionali e internazionali. Nel 1984 l’Hirshhorn Museum di Washington lo ha invitato alla mostra internazionale ‘Drawings 1974-84’ mentre nel 1985 è stato invitato dal Metropolitan Museum of Art di New York / The Mezzanine Gallery, per un’antologica di grafica. Alcune sue opere grafiche sono conservate nella collezione permanente del Museo.

Ha partecipato, inoltre, alla X e alla XII edizione della Quadriennale di Roma (1972 e 1992) ed è stato invitato a diverse edizioni della Biennale di Venezia (1966, 1972, 1978, 1982, 1988). La Biennale, inoltre, del 1988 gli ha dedicato una sala personale nel Padiglione Italiano. “Piero Guccione – afferma il critico d’arte Vittorio Sgarbi – è stato senza dubbio, e occorre dirlo chiaro e forte, il più grande pittore degli ultimi 50 anni. Dopo la morte di Fontana, Gnoli e Burri ha rappresentato la sintesi suprema di pittura figurativa e astratta. Nessuno ha rappresentato meglio di lui l’essenza e il turbamento dell’uomo alla fine dell’universo di valori dell’Occidente. Le ultime due grandi mostre di Piero Guccione furono all’esistenza a Castellabate, nel Cilento, e poi al Museo di Caltagirone a cura di Giuseppe Iannaccone e Vittorio Sgarbi”, conclude il critico. (AdnKronos)

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