Versace, gli americani di Michael Kors comprano il “THAT dress”: tutti i DETTAGLI di un’operazione storica

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Il THAT dress di Versace e’ il vestito nero molto suggestivo che l’attrice Liz Hurley indossava nel celebre film “Quattro matrimoni e un funerale”

E cosi’, quello che nell’alta moda e’ conosciuto come THAT dress, proprio per indicarne l’unicita’, passa di mano e parlera’ americano. Il THAT dress di Versace e’ il vestito nero molto suggestivo che l’attrice Liz Hurley indossava nel celebre film “Quattro matrimoni e un funerale” e che, realizzato in seta e lycra, con una profonda scollatura e una lunga fessura sul lato, era cucito da numerose spille di sicurezza d’oro oversize. Fu quel vestito, dicono i beni informati, a catapultare la Hurley nel firmamento delle celebrita’. Correva l’anno 1994, e Versace invece era gia’ da oltre un decennio una delle firme mondiali piu’ prestigiose della moda e quello fu per lui “solo” uno dei suoi grandi successi. Dopo il suo brutale assassinio nel 1997, pur tra mille difficolta’ la famiglia e’ riuscita a mantenere in piedi il colosso dell’alta moda grazie alla grinta della sorella Donatella. Ed e’ di oggi la notizia che sta prendendo la strada degli Usa: gli eredi di Gianni Versace – i fratelli Santo e Donatella e la nipote Allegra – hanno infatti trovato un accordo con Michael Kors per vendere il gruppo della Medusa, con una valutazione fra 1,5 e 2 miliardi, compreso il debito. L’annuncio e’ atteso al piu’ presto: potrebbe arrivare gia’ in serata. Per Wall Street, l’intesa e’ praticamente gia’ ufficiale: il titolo di Michael Kors sta perdendo in Borsa arrivando anche al -9%. Il brand Versace e’ unico e conosciuto in tutto il mondo, grazie alle collezioni colorate, sexy e lussuose, alle stampe barocche, ai motivi di pelle di animale, alla pelle in stile bondage e anche alla vestibilita’ ultra-aderenti. Talmente uniche che sono riuscite a catturare l’attenzione delle ‘star’, sempre presenti alle sue sfilate, da Elton John a Bon Jovi, da Sylvester Stallone a Madonna, con cui lo stilista aveva solidi rapporti di amicizia. Le indiscrezioni sul futuro del brand Versace sono corse negli ultimi tempi, compreso in occasione dell’ultima collezione primavera, presentata venerdi’ a Milano. Durante la kermesse non sono mancate le voci di un passaggio di mano, che porta a compimento una fase di rilancio dell’azienda, orchestrata dall’ex ad Gian Giacomo Ferraris, entrato nel 2009 ed uscito nel 2016, e passata attraverso l’ingresso di Blackstone come socio di minoranza col 20% e un possibile ingresso in Borsa poi rimasto nel cassetto. Quando e’ entrato il fondo americano, nel 2014, l’azienda era stata valutata 1 miliardo di euro e negli anni scorsi e’ stata corteggiata da giganti come Kering, ma a spuntarla, grazie a un’offerta piu’ alta, e’ stata Michael Kors, che mette cosi’ a segno un altro colpo dopo quello fatto con Jimmy Choo. Da parte sua Versace, dopo un 2016 in rosso, lo scorso anno ha registrato ricavi per oltre 680 milioni, con circa 44,5 milioni di Ebitda e un utile di oltre 15 milioni. Domani Donatella Versace parlera’ ai dipendenti ma nonostante la vendita la famiglia dovrebbe mantenere un ruolo in azienda, mentre ancora non e’ noto se manterra’ una quota azionaria. Quello di Versace non e’ pero’ l’unico caso di azienda della moda che sta attraversando un momento di passaggio: Fsi e’ entrata in Missoni, Cavalli e’ ancora in mano a Clessidra che ha chiamato proprio l’ex Versace Ferraris per il rilancio e Trussardi sta cercando un partner dopo aver perso oltre 30 milioni, con il dossier finito su molte scrivanie, compresa quella del fondo QuattroR, che ha come primo socio la Cdp. Anche all’estero sono in molti a guardarsi attorno: ad esempio Philipp Plein, sta valutando opzioni strategiche di crescita assistito da Mediobanca.

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