Reggio Calabria, Siviglia: “la doppia preferenza di genere è uno strumento inadeguato per una maggiore inclusione delle donne”

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Reggio Calabria, Siviglia: “strumento inadeguato per l’inclusione politica delle donne”

Bruna Siviglia ha lanciato un appello al Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio. “Tantissime sono le donne ed i cittadini che in questi giorni si appellano alla mia persona per dire No alla proposta sulla doppia preferenza di genere, per tale motivo mi faccio portavoce delle tante donne e dei tanti uomini calabresi che non si ritrovano in questo percorso. L’eventuale istituzione della doppia preferenza di genere  ci pare uno strumento inadeguato rispetto alle esigenze ed agli obiettivi limitandosi, nella migliore delle ipotesi, ad intervenire sugli effetti e senza purtroppo incidere sulle cause. Difatti, mentre si rileva il basso numero di donne in ruoli politici istituzionali e di vertice con la doppia preferenza si vuole intervenire sul numero senza però agire sulle cause determinanti, sarebbe  invece opportuno e necessario intervenire sugli ostacoli che intervengono nel percorso partecipativo e che impediscono la piena partecipazione ed il pieno coinvolgimento positivo dell’universo femminile nella politica nelle scelte primarie della politica e quindi della società calabrese“.

Continua ancora Bruna Siviglia. “Non è questa certamente la via maestra occorre lavorare sull’uguaglianza sociale, cominciando ad usare un linguaggio nuovo. Basta con le politiche di genere che rimarcano la diversità. Il genere è quello umano cominciamo a parlare di politiche della persona. I diritti sono di tutti uomini, donne, anziani, disabili, bambini. Inseriamo nelle commissioni di parità anche gli uomini. Ad oggi tutte le commissioni risultato essere composte da donne ed è importante e fondamentale invece – dichiara Siviglia – il coinvolgimento della parte maschile che deve farsi promotrice insieme alle donne delle problematiche femminili. La partecipazione è un valore fondamentale. Occorre recuperare lo spirito da cui è nata la legge 125/91 sulle azioni positive  utili a rimuovere gli ostacoli delle  discriminazioni.  Non c’è nessuna norma che vieta alle donne di candidarsi. Lasciamo liberi i cittadini di scegliere. Gli spazi si conquistano per capacità e merito non  perché imposti. La doppia preferenza di genere è anti-democratica e anti-meritocratica. Non sono certo la detrattrice della democrazia paritaria, ma una donna impegnata da tanti anni nella gratuità e nello spirito di servizio per il bene della comunità che da voce a tutte e alle tantissime donne che non si sentono rappresentate in tale proposta. È giusto e doveroso in uno Stato democratico dare voce a tutti per una Calabria che deve essere di tutti”, conclude.

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