Raccolta dei rifiuti: quando i cittadini non fanno la loro parte

StrettoWeb

Questo giornale è stato, in passato, abbastanza  critico sul servizio di raccolta differenziata dei rifiuti nel Comune di Reggio Calabria, ma oggi c’è da prendere atto con piacere che, almeno nella maggior parte del territorio (in termini di popolazione residente), i mastelli vengono regolarmente svuotati e come  il servizio possa complessivamente ritenersi efficace.

Chiunque oggi percorra la maggior parte delle strade del centro nelle ore notturne, può  notare  strade pulite ed incontrare camion e macchine spazzatrici in opera.

In pratica, il servizio di raccolta rifiuti, dopo lo scempio del passato e dopo un primo periodo di “rodaggio” si sta finalmente “normalizzando” e diventando più efficiente, mentre i cittadini, almeno nella stragrande maggioranza, dopo un primo periodo  di riluttanza a cambiare le loro abitudini decennali, si stanno finalmente adeguando al nuovo sistema .

Altro sintomo della nuova sensibilità dei cittadini verso la diversa gestione dei rifiuti è l’affluenza all’AVR di via Reggio Campi dove, ogni giorno, centinaia di persone vi si recano per consegnare rifiuti ingombranti e non e che invece, fino a qualche tempo  fa, molti di essi avrebbero abbandonato  per strada.

Tuttavia continuano ad esistere abitudini sconcertanti, una di questa è quella di buttare rifiuti nei luoghi in cui, fino a qualche tempo fa, vi erano i cassonetti della spazzatura: al riguardo vedi la foto accanto scattata stamattina  in via vecchia Cimitero.

Pare si tratti di gente che, non avendo pagato la TARSU, non ha i mastelli; altri ritengono semplicemente si tratti di gente  che, con la scomparsa dei cassonetti, si sente defraudata del “diritto acquisito” di buttare la spazzatura sotto casa, come aveva sempre fatto.

In ogni caso appare chiaro come si tratti di gente irrispettosa degli altri, perché costringere i passanti a turarsi il naso e cambiare marciapiede,  nonché  refrattaria alle leggi, dato che  è vietato abbandonare rifiuti  ed infine, evidentemente   zozzona.

Che fare?

A questa seria domanda, che se la era posta, a suo tempo,  perfino Lenin, ritengo si debba rispondere solo con i fatti: sorveglianza  e multe salatissime.

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