Messina, scontro al vetriolo tra Accorinti e De Luca. Il sindaco “massacra” l’ex primo cittadino e rilancia: “o il Consiglio è con me o mi dimetto”

StrettoWeb

Messina, scontro Accorinti-De Luca. Il sindaco “massacra” l’ex primo cittadino: “Per cinque anni hai galleggiato come la merda”. E sulle eventuali dimissioni conferma: “Tutti a casa se questo consiglio continuerà a ricattarmi”

Colpi di scena su colpi di scena. Attacchi sferrati da ogni lato e repliche su repliche a favore e contro il neo sindaco di Messina Cateno De Luca dopo la seduta della scorsa sera in consiglio comunale.

Fabio Sasso/LaPresse

A rompere il silenzio oggi è l’ex primo cittadino Renato Accorinti che ha voluto dire la sua sul il neo sindaco sceriffo:  Se dobbiamo prendere per buone le ragioni che sbandierava– ha detto l’ex sindaco pacifista- vuol dire che il sindaco proprio non lo sa fare! Al primo confronto con il Consiglio, De Luca molla la presa e dichiara che non rinuncia al seggio in Ars. Uno che il sindaco “lo sa fare” si confronta con l’Aula, spiega le sue ragioni, rispetta le prerogative del Consiglio. Oggi nel nuovo video-selfie, l’ultima novità: si dimette per andare a nuove elezioni, dichiarando anche di essere stato avvicinato con proposte di “scambi”. Questa è una notizia: dica De Luca alla città e alla Magistratura quale consigliere lo ha “abbordato”. I cittadini e i garanti della legge devono sapere chi, fra i consiglieri, abusa della sua funzione e tenta di corrompere il primo cittadino. Ciò anche a salvaguardia dei consiglieri onesti e dell’immagine dell’istituzione consiliare”. Accorinti ha attaccato Cateno De Luca e fa l’analisi dei due primi mesi di amministrazione, definendoli: “Un campionario di annunci, giochi di fuoco, e vuoto operativo. Smentendo sé stesso, De Luca ha lavorato per smantellare le cose più evidenti e positive ereditate: aggressione all’Atm (con gravi disagi ai cittadini); smantellamento del Pon-Metro (col rischio di perdere progetti, fondi, opportunità di lavoro); proposta di azzerare il secondo Palagiustizia; ipotesi, solo sbandierate, di cancellazione di Prg e Salvacolline; mancata attuazione del “primo provvedimento” annunciato (riduzione a 4 dei dirigenti comunali); eliminazione dei “quadri intermedi” istituiti dopo oltre 20 anni in un Comune in pauroso sotto-organico; infruttuosi blitz in piazzette e rioni; minacciosi videomessaggi ai dipendenti; annunci-bomba sullo sbaraccamento privi di fondamenta economiche; illogici

L’ex sindaco tocca poi due temi caldi, scuole e risanamento,  tanto cari alla neo amministrazione. Sul risanamento, secondo Accorinti,  De Luca non ha inventato nulla: “L’amministrazione Accorinti aveva chiesto e ottenuto che i fondi regionali fossero destinati all’acquisto di case per demolire le baracche. Sempre l’amministrazione Accorinti, avendo vinto col progetto Capacity il bando Periferie, aveva realizzato la sottoscrizione dei primi contratti di acquisto case per i baraccati e l’abbattimento delle prime strutture: non proclami, ma fatti realizzati, De Luca ha puntato in alto promettendo 100 milioni, la ricollocazione di tutti i baraccati entro due mesi e la demolizione di tutte le baracche entro quattro. Saremmo tutti felici di questi risultati, in caso di successo, ma ci sembra davvero irrealizzabile nei tempi indicati. Al tempo stesso aveva messo sul piatto le sue dimissioni a dicembre in caso di insuccesso“. E sulle scuole, Accorinti commenta: “L’amministrazione Accorinti aveva stanziato nel Masterplan ben 11,5 milioni per il piano integrato di verifica sismica e vari interventi di messa in sicurezza e costruzione di scuole; gli interventi di carotaggio erano stati infatti avviati e Messina era stata citata dal Governo come “buona pratica”.

De Luca- prosegue Accorinti- anziché continuare su questa linea (realistica e definita in accordo col Governo), emana un provvedimento contraddittorio che mette a rischio l’anno scolastico. Su questo punto, invocando la necessità di “ritirarsi” per tre giorni, con un atto di maleducazione istituzionale, De Luca non partecipa al vertice in Prefettura. Fatto grave perché, non essendo sostituito da alcuno come sindaco metropolitano, ha lasciato soli e senza referente apicale i sindaci. La prefetta, che si fa garante dell’avvio delle lezioni entro il 12, mette il sindaco di fronte alle sue responsabilità e ai suoi obblighi. De Luca sembra giocare con Messina e coi messinesi, fare conti elettorali, soppesare le convenienze (meglio Palazzo Zanca o Palazzo dei Normanni?). Sicuramente non rispetta le istituzioni (né il Consiglio, né la Prefettura). E non valuta le conseguenze delle sue boutade e delle sue azioni. Fosse coerente con la sua dichiarazione, non lo rimpiangeremmo, ma rimpiangeremo il tempo che ha fatto perdere alla città e ai cittadini”.

Non si è fatta attendere la replica del primo cittadino De Luca, che ha deciso di rispondere ad Accorinti postando un video su fb: “Apprendo dai giornali che non saprei fare il sindaco e che ad affermalo sia Renato Accorinti, uno che non ha saputo fare il sindaco per cinque anni e che ha preferito, senza avere una maggioranza in consiglio comunale, di galleggiare, passatemi il termine poco istituzionale, come la merda e senza far nulla per la città”. De Luca ha invitato l’ex sindaco ad un confronto pubblico carte alla mano: “avrà bisogno di essere accompagnato dai suoi sodali, perchè non ha idea di cosa sono i bilanci e gli intrecci con le partecipate, perché si è occupato di altro fuorché agire in termini istituzionali come sindaco”.  De Luca poi ritorna ad affrontare la delicatissima questione dello scontro in consiglio comunale in tema di Risanamento: “Io non sono attaccato alla poltrona e non posso permettermi per indole di rimanere attaccato alla poltrona con la consapevolezza di far male all’istituzione che rappresento.  Io, se non ho un consiglio comunale pronto a sostenere l’azione di svolta che stiamo portando avanti non servo alla città. Il segnale che ho avuto finora in consiglio mi inquieta, perché siamo solo all’inizio di un percorso ambizioso che ho posto all’attenzione. Io non posso derogare sui tempi e termini”. Il sindaco rimane fermo sulle sue posizioni: “Nei prossimi giorni vedremo se ci saranno le condizioni affinché questo consiglio comunale non possa ricattare il sindaco; diversamente, tutti a casa senza se e senza ma”. Martedì pomeriggio avrà luogo una manifestazione a sostegno del sindaco, in vista della seduta in cui il consiglio comunale tornerà ad occuparsi di risanamento.

Condividi