“Messina mio grande amore”: l’intervista a Serena Giannetto, la consigliera “tutto pepe” del Movimento Cinque Stelle

StrettoWeb

Serena Giannetto è un’autentica rivelazione targata cinquestelle: la incontriamo in un caldissimo pomeriggio di agosto, a poco più di un mese dalla prima convocazione del consiglio comunale. Ecco l’intervista

30 anni, un amore viscerale per la sua Messina e tanta tanta grinta da tirare fuori: Serena Giannetto è tra le prime consigliere cinquestelle elette e la più giovane donna in città ad essere stata nominata vicepresidente del consiglio comunale. Un’autentica rivelazione per la compagine pentastellata di Messina, che alle ultime elezioni amministrative per la prima volta è approdata agli scranni di Palazzo Zanca, segnando un importante risultato per il movimento cinquestelle, nonostante la sconfitta del candidato sindaco Sciacca. La incontriamo in un caldissimo pomeriggio di agosto, a poco più di un mese dalla prima convocazione del consiglio comunale.

Dal 10 luglio ad oggi si è  fatta notare per il suo caratterino tutto pepe, dimostrando che Serena Giannetto prima di essere un politico è una cittadina: “Essere stata eletta in consiglio comunale è stata un sorpresa e, ad un mese di distanza, posso già dire che è un’esperienza bellissima. È bellissima perché sin da piccola ho sempre desiderato essere una portavoce della mia città. È l’amore per Messina che mi ha spinto a scendere in campo alla elezioni”.

Le chiediamo subito come immagina di svolgere il suo mandato all’interno di Palazzo Zanca:

Avrò lo spirito propositivo del cinquestelle, che va oltre gli steccati e ha come obiettivo primario l’interesse per la città. Ma voglio precisare che  prima di essere un consigliere comunale sono una cittadina. Vivo in questa città e so cosa funziona e cosa no, il mio lavoro sarà sempre e comunque al servizio di Messina, senza personalismi. Credo fermamente che la politica debba sempre essere al servizio del cittadino“.

Una delle prime proposte di Serena Giannetto è stata quella della rimozione del quadro “Allegoria della restituzione di Messina alla Spagna” presente in aula a Palazzo Zanca.   “Quel dipinto- ha detto la consigliera– rappresenta la morte civile della nostra città dichiarata dalla Spagna. Quella donna nuda rappresenta Messina presa a calci da un soldato spagnolo. Ma nel quadro c’è anche l’anziano con una clessidra in mano che rappresenta il tempo: ovvero Messina tornata a essere di nuovo schiava e serva della Spagna. Da vicepresidente ma soprattutto da cittadina ha chiesto che il dipinto venisse sostituito scegliendo un degno sostituto dove i colori di fierezza e orgoglio di Messina fossero  predominanti. Ho apprezzato molto– commenta la consigliera cinquestelle ai microfoni di StrettoWeb-  che la mia proposta sia stata condivisa dai consiglieri e dal il presidente Cardile”.

A Serena chiediamo poi un commento sul neo sindaco De Luca e che tipo di rapporto c’è (e immagina ci sarà) tra il primo cittadino e il movimento cinquestelle in aula: “Su De Luca non mi sento ancora di esprimere un giudizio, il suo mandato è iniziato da pochissimo. Finora in aula c’è collaborazione. In linea di massima posso dire che del sindaco apprezzo la propensione al dialogo verso noi consiglieri e in generale con i cittadini. Le iniziative di De Luca avranno tutto il nostro supporto se ci se le riterremo condivisibili e ci renderà partecipi. Se De Luca farà proposte positive per la città sarò la prima ad appoggiarlo, ma sarò la prima ad attaccarlo se sbaglierà o agirà contro gli interessi della mia città. Ad esempio- prosegue la consigliera– apprezzo il sindaco per come sta gestendo l’emergenza scuole. Abbiamo sentito i dirigenti scolastici e sono d’accordo con le decisioni assunte dal sindaco. Ho fatto presente in un’ interrogazione che se un istituto scolastico è pericolante, lo è non solo per gli alunni, ma anche per il personale scolastico. Credo che non ci debbano essere neanche le condizioni per lasciare che il personale ci lavori. Perché lasciare chiusa una scuola per gli alunni e non per il personale scolastico? Un’altra delle cose che apprezzo particolarmente di questo sindaco è il fatto che partecipi a tutte le iniziative e le manifestazioni religiose a Messina, credo che stia dando una segnale forte alla città. “.

Con la consigliera passiamo poi a discutere sui temi più spinosi e che continuano a tenere banco in città: le chiediamo un giudizio sull’operazione Terzo Livello, che ha condotto all’arresto di imprenditori di spicco e dell’ex presidente del consiglio comunale Emilia Barrile. Serena Giannetto punta il dito su chi frequentava puntualmente Palazzo Zanca:

Al di là dei toni e delle frasi “pittoresche”delle conversazioni riportate nei verbali, bisogna soffermarsi a riflettere sull’imbarazzante scenario che appare sullo sfondo. Politica, professioni, amministrazione, insieme coinvolti in quello che risulta un sistema consolidato e che difficilmente poteva passare inosservato. Non vogliamo giudicare se si tratti effettivamente di fattispecie che configurino reati, e’ compito di altri. Indigna però quello che traspare da ciascuna delle tante pagine piene di riferimenti molto precisi. Un sistema dal quale nessuno si sottraeva e che non poteva non essere avvertito da chi frequentava quotidianamente palazzo Zanca”.

Ad inorridire la consigliera comunale è la “diligenza con cui gli uffici rispondevano alle sollecitazioni (indipendentemente se fossero atti dovuti o meno); la prontezza con cui ai vari livelli di davano immediate risposte alle richieste, quando solitamente i tempi sono esasperatamente lunghi; le copie delle bozze di delibere che circolavano; la certezza, quasi arrogante, che il consiglio comunale avrebbe eventualmente fatto la sua parte: tutto questo è sconvolgente e condanna chiunque ne e’ stato complice, anche soltanto per non averlo denunciato.
E’ impossibile raccontare a se stessi che non si era a conoscenza di un sistema del genere. Tra i compiti del consigliere comunale- prosegue Serena Giannetto– c’è la funzione ispettiva e di controllo; tra le responsabilità dell’amministrazione c’è quella di mettere in atto adeguati strumenti anti corruzione, tra i quali la rotazione dei dirigenti e’ un passaggio fondamentale. Il nostro gruppo consiliare ha chiesto una commissione d’inchiesta che faccia luce, andando oltre gli aspetti relativi ai reati. Questo consiglio comunale, spero nella sua interezza, dovrà svolgere comunque con continuità nei prossimi cinque anni un incisivo lavoro che miri ad eliminare le sacche in cui si possono annidare comportamenti non leciti. E, tra i tanti obiettivi, dovrà porsi quello di fare in modo che i controlli sull’apparato burocratico siano effettivi, primo passo per una amministrazione davvero efficiente”.

Scuola e risanamento. Durante il vertice a Palazzo Zanca, convocato da De Luca con la deputazione nazionale e regionale, l’onorevole e collega pentastellata Angela Raffa ha proposto al sindaco di dare priorità nell’assegnazione degli alloggi ai cittadini onesti: 

L’idea della collega è condivisibile, ma va considerato che a Messina non esistono cittadini di serie A e di serie B“.

Passiamo poi a discutere sulle iniziative che la consigliera intende portare in aula: cultura e pedonalizzazione nelle sei circoscrizioni saranno le prossime proposte. Serena Giannetto ha le idee chiarissime e immagina progetti a costo zero per rilanciare Messina: tra tutti la pedonalizzazione di Torre Faro e Ganzirri. Per le manifestazioni culturali,  la consigliera immagina “Notti  della Cultura allargate su sei weekend e divise fra i quartieri, per dare a tutti la possibilità di poter visitare i siti d’attrazione della città”.

Ma nei progetti della consigliera c’è anche quello più ambizioso per lo sviluppo della pesca: “Messina ha bisogno di porticcioli ad hoc e di un serio programma di sviluppo che va supportato da tutte le parti attive della città, indipendentemente dal colore politico. Per questo credo sia necessaria la convocazione di un tavolo tecnico per valorizzare la riserva di Capo Peloro, per il  piano spiagge nelle zone turistiche, per il Parco di Sperone e anche le zone del primo quartiere. Occorre prendere dei provvedimenti e serve lo sforzo e la collaborazioni di tutti, cittadini compresi”.

Concludiamo l’intervista a Serena Giannetto chiedendole un giudizio sulla svolta leghista di Dino Bramanti, candidato sindaco del centrodestra sconfitto al ballottaggio da De Luca: “Questo passaggio alla Lega mi ha stranita. Preferirei non commentare, ma è evidente che i cittadini apprendendo questa notizia pensino che il professore abbia agito per interessi personali“.

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